Browsing category

Senza categoria

Senza categoria,

Coco Rebecca Hedogamhe: “Senza la musica mi sentire incompleta”

“Io penso che la musica e  la moda siano  espressioni artistiche che ti aiutano a rappresentare  chi sei. A volte esprimono concetti , sensazioni ed emozioni che a parole non riesci. La musica è sempre stata presente nella mia vita fin da piccola. Sono cresciuta ascoltando  hip hop old school, pop, R&B e leggende come Michael Jackson, Usher, Missy Elliot ,Beyoncé, per citarne alcuni. Penso che senza di lei mi sentirei incompleta.

La moda per me non è solo vestiti ma un modo di comunicare. Da piccola uno dei miei programmi preferiti era Project RunAway e alla fine di ogni puntata  ne rimanevo stupita. Giocavo a essere una stilista, disegnavo vestiti e tagliavo magliette facendo finta di organizzare sfilate l. Tutt’ora trovo incredibile come da un semplice pezzo di stoffa si possano creare veri e propri sogni da indossare e spero un giorno di essere in grado di realizzarli.”

Coco Rebecca Edogamhe  – Attrice, protagonista della serie tv Summertime su Netflix.

Cover: @cocorebecca_

Photo: Alicia Ann Edogamhe

Editor: @thepinuzz

Agency: @volver.actor

Press: @othersrl

Senza categoria,

Francesco Centorame: “La musica è la ricerca della personalità mentre la moda è un catalizzatore sociale”

“Per me la musica è l’estensione di uno stato d’animo, l’affermazione o la ricerca di una personalità.
È il primo ed unico linguaggio universale in grado di unire popolazioni diverse. La musica è una bellissima mamma che ti coccola nel dolore e ti fa ballare nella felicità.

La moda invece è un catalizzatore sociale, nel personale la ritengo una cosa futile dato che preferisco investire i miei guadagni in una crescita personale umana, però sicuramente è un sistema complesso e sopratutto in continuo movimento e quest’aspetto mi piace molto. Il movimento. È uno strumento che rappresenta società e civiltà.”
Francesco Centorame

Attore, tra i protagonisti della fortunata serie SKAM Italia  su TIVISION e su Netflix, protagonista dello spot di Wind Tre con Fiorello,  prossimamente al cinema con il film di Gabriele Muccino “Gli Anni più belli” .

Photo: @saravitaleph

 

Senza categoria,

Barbara Foria: “Sono una romantic rock!”

“Per me il concetto di moda è legato a quello di libertà. Mi piace seguire le tendenze del momento, ma devo sempre sentirmi libera di personalizzarle, devo mettere un mio tocco personale in ogni look. Non mi piace omologarmi. Mi definisco una romantic rock. Ma in realtà in base all’umore di come mi scet’ a’matina mi vesto!!
E così faccio con la musica.


Se sono allegra e ho voglia di ballare ascolto l’house music, per ricaricami spazio dal pop al rock ,se sono in vena romantica amo il jazz …e quando ho voglia di cantare, da buona napoletana, lo faccio con Pino Daniele.
In entrambi i casi evviva la libertà di scegliere sempre secondo i propri gusti e soprattutto senza alcun condizionamento!”
Barbara Foria

Attrice, in questo momento virale sul web con il nuovo personaggio di Assunta, l’assistente del Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

Photo: Lucia Iuorio

Senza categoria,

LA SINTESI è il nuovo singolo di YLENIA LUCISANO

 “La Sintesi, il nuovo singolo della cantautrice YLENIA LUCISANO, estratto dal suo ultimo album di inediti “Punta da un chiodo in un campo di papaveri”. 

«Ho impiegato anni per capire che la mia non è tristezza, ma malinconia di vivere – racconta Ylenia Lucisano – Mi sento a disagio in alcuni luoghi di questa Terra perché sono alla ricerca continua di un posto migliore dentro di me».

Prodotto da Murdaca Films Production e ideato dalla stessa Ylenia, il video de “La Sintesi” mostra la cantautrice sottoposta a una surreale seduta di psicoanalisi in un bosco cupo e onirico. Affetta da “malinconia”, Ylenia si ritrova a vagare confusa tra gli alberi. Circondata da figure mascherate, la protagonista non può far altro che lasciarsi trascinare in quel mondo dove è più facile indossare una maschera che essere se stessi. Il video è realizzato in collaborazione con Veepee (abiti “Manila Grace”, allestimento “Tomasucci”).

 Il 24 novembre parte dal “Mare Culturale Urbano” di Milano l’“YLENIA LUCISANO EUROTOUR”, il tour europeo realizzato da Freecom con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, che vedrà la cantautrice esibirsinelle più importanti città europee. Special guest della data milanese sarà il cantautore TRICARICO, che recentemente ha pubblicato il nuovo singolo “A Milano non c’è il mare” con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori, a cui tra l’altro ha aperto le date del tour “De Gregori & Orchestra – Greatest Hits Live”.

 

 

 

 

Senza categoria,

La nuova limited MTV di Fila e Puma per AW LAB

AW LAB presenta le sue due ultime esclusive Uomo, create in collaborazione con Fila e Puma, e attesi best seller della spring summer 2019.

Gli special make up delle Fila 94 e delle RS-X di Puma, due modelli di assoluto hype, si ispirano ai colori degli Anni ’90, con combinazioni che richiamano l’heritage di quel decennio per le Fila e un’evoluzione di stile e palette inedite per le Puma.

HyperFocal: 0

HyperFocal: 0

 

Lo special pack di AW LAB si completa con una collezione limited edition di apparel Uomo e Donna che ha come protagonista l’iconico logo di MTV. Simbolo di musica, entertainment e cultura giovanile per intere generazioni, uno delle icone di quegli anni viene proposto con grafiche dedicate ad AW LAB su T-shirt, crop-top e shorts.

La passione ed i valori della la musica. AW LAB continua a dare voce alla generazione che entra nei suoi store, non solo proponendo sneaker esclusive e apparel in limited edition, ma anche attraverso le sue brand campaign. AW LAB IS ME Music Edition, il contest musicale ancora oggi in corso, sta raccogliendo le adesioni di migliaia di giovani che vogliono farcela attraverso la loro autenticità ed il loro talento.

 

Senza categoria,

Arriva in Italia lo show “Charlie e la fabbrica di cioccolato”

DALL’8 NOVEMBRE A MILANO IL MUSICAL BASATO SUL ROMANZO DI ROALD DAHL

Lo spettacolo “Charlie e la fabbrica di cioccolato” arriva in Italia! Il musical sarà in scena dall’8 novembre, e per tutta la stagione 2019/2020, solo a Milano, presso la Cattedrale della Fabbrica del Vapore.

Il musical è basato sull’omonimo libro di Roald Dahl (autore per la Disney, per i film di James Bond, e del celebre Matilda) e sui film “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” del 1971, con Gene Wilder e ritenuto una delle 50 pellicole cult della storia del cinema, e del 2005, con Johnny Depp e diretto da Tim Burton, che ha incassato circa 500.000.000 di dollari.

 

Il libretto dello show è di David Greig (autore per la Royal Shakespeare Company), le canzoni di Marc Shaiman e Scott Wittman (Sister Act – il film, Hairspray, l’atteso Mary Poppins Returns), e Leslie Bricusse (Premio Oscar, The Candy ManVictor Victoria) e Anthony Newley.

La regia di questa edizione italiana sarà firmata da Federico Bellone (foto in basso Mary PoppinsDirty Dancing nel mondo, Sugar – A qualcuno piace caldo), e vedrà la produzione di Wizard Productions (Dirty Dancing nel mondo, Sugar – A qualcuno piace caldoThe Bodyguard – Guardia del corpoFame).

Il musical ha debuttato con la regia di Sam Mendes (American Beauty, ultimi film di James Bond, regista di un’acclamata versione del musical Cabaret) nel 2013 a Londra, restando in scena per quasi 4 anni, e raggiungendo il più alto incasso settimanale nella storia del teatro inglese, per poi spostarsi a New York.

 

Lo spettacolo sarà coprodotto con il Comune di Milano e vedrà il coinvolgimento di attori, orchestrali, cambi completi di scena ed effetti speciali per una produzione che lascerà completamente meravigliati!

 

 

 

 

 

Senza categoria,

Raffaella Carrà torna in tv su Raitre

“Con Pippo Baudo ne ho discusso tante volte. La mia teoria è opposta alla sua: ogni tanto, soprattutto se sei una donna, ti devi togliere dai piedi. Se sei sempre lì non ti rinnovi mai. Sempre la stessa faccia, la stessa espressione, lo stesso birignao. La tv, per farla bene, devi vederla anche da fuori. Devi capire dove vivi, chi c’è per strada, chi ha le mani sul telecomando e la sera sceglie proprio te. Se vai via per uno o due anni non succede niente. E se si scordano di te, significa che forse della tua presenza si poteva fare a meno. (…)”.
Così nella storia di copertina del numero di Vanity Fair in edicola da mercoledì 13 febbraio – il primo del nuovo corso voluto dal direttore Simone Marchetti – Raffaella Carrà, fotografata da Pierpaolo Ferrari nella versione inedita di modella, racconta perché nel mondo dello spettacolo italiano si è fatta la fama di “Signora del No”. I tre no, per esempio, detti al direttore di Rai 3 Stefano Coletta prima di accettare il quarto programma che gli ha proposto, una serie di interviste ai grandi personaggi del nostro tempo, in avvio il 28 marzo.


Del suo ritorno, dice, teme solo “che il pubblico dopo un’ora e mezza in cui non mi vede cantare, ballare e cazzeggiare dica che palle”. Non dobbiamo infatti aspettarci uno show vero e proprio: “Lo spettacolo – spiega la Carrà – saranno le parole e in questo momento di omologazione anche televisiva, di reality tutti uguali fatti di nulla, una trasmissione di parola, di scambio e di confessioni, mi sembra sia qualcosa di giusto”.
Quasi una Rivoluzione, rivoluzione che spesso a lei viene riconosciuto di aver portato nel costume italiano. “Lo dicono adesso, ma per decenni sono stata considerata quella dell’ombelico, del tuca tuca o dei fagioli. Adesso che ho 75 anni dicono che ho fatto la rivoluzione”. E fa notare Raffaella Carrà :”Oggi in tv vedo naufraghi con un filo nel sedere o con i seni rifatti da cui spunta un capezzolo. Non giudico perché non sono mai stata moralista, però che vogliano mostrare filo e capezzolo è evidente. (…) Forse anche a noi l’avrebbero fatto passare, ma il punto è che non piaceva a me. Oggi in tv c’è più libertà, ma è una libertà soprattutto di parola. Noi parolacce non le dicevamo, oggi basta mettere una qualunque trasmissione e se non dici vaffanculo ti guardano anche male”.


La principale dote che si riconosce: “Ironia e autoironia”. Sul suo ex compagno Sergio Japino, di cui scrissero “La bella incontra la bestia”: “Furono cattivi, anzi mostruosi ed è inutile dire una balla: Sergio ne soffrì. Qualcuno ha mai fatto un appunto del genere su Costanzo e Maria De Filippi? Non credo”. Sul suo primo grande amore, Gianni Boncompagni: “Mi manca molto”. Sulla rivoluzione grillina, in cui disse anni fa di credere: “Si sono resi conto anche loro che criticare è più facile che fare le cose. Ora abbiamo questa cosa gialloverde e io credo che tutti dovremmo augurarci che funzioni al meglio.
Spero che abbattano la burocrazia e che si facciano sentire duramente in Europa. Non devono salire Di Maio e Salvini con i panini, ma tutto il Parlamento. E non per dire a Juncker che beve troppo, ma per far capire che di questa storia dei migranti devono occuparsene tutti. Sapere che 40 migranti stanno male, o che nessuno si mobilità per l’Africa: questo mi fa stare male”. (Ansa)

 

Senza categoria,

Tributo a Nureyev a Spoleto

Di solito un gala del genere viene detto un “omaggio”, tuttavia ci sono alcuni artisti, quelli immensi e irraggiungibili, a cui un tributo va ‘pagato’ da altri artisti che sono stati da loro ispirati. Un tributo figurativo, è chiaro, ma cionondimeno un’offerta votiva a colui che è “il Signore della Danza”, come per dire: “Se noi siamo qui e danziamo, è grazie a te”. Ecco il senso del gala internazionale Tributo a Rudolf Nureyev a cura di Daniele Cipriani (fiore all’occhiello, insieme a Les Étoiles, della Daniele Cipriani Entertainment) che va in scena alTeatro Romano di Spoleto (per I Love Spoleto) il 28 luglio alle ore 21.00.

A 80 anni dalla sua nascita – e 25 dalla scomparsa – il ballerino per antonomasia Rudolf Nureyev vive. Vive nella memoria di chi ha visto quei suoi famosi salti, che parevano fermarsi – per qualche interminabile istante – a mezz’aria, e le sue intense interpretazioni che, per la prima volta dopo Nijinsky, resero il danzatore maschile vero protagonista del balletto classico. Vive nell’immaginario degli spettatori giovani che non l’hanno mai visto e per cui Nureyev è, pertanto, un mito, una leggenda. Vive nello meraviglia di chi ha seguito solo le cronache delle sue gesta, teatrali anche nella biografia: fin dalla nascita nel 1938, su un treno della Trans-Siberiana nei pressi del Lago di Baikal, e il cui culmine fu quel famosissimo salto del 1961 con cui il “Tartaro Volante”, in fuga dall’URSS, scavalcò le transenne all’Aeroporto di Parigi per volare verso la libertà dell’Occidente.

Vive nell’ispirazione dei ballerini per i quali la sua siderale bravura, la sua totale dedizione all’arte danza, sono esempi da seguire. Ecco perché stelle internazionali accorreranno a Spoleto per pagare il loro ‘tributo’ a Rudolf Nureyev e condurre gli spettatori di Tributo a Rudolf Nureyev in un viaggio attraverso i ruoli più significative della carriera della sua carriera.

Dal teatro che fu di Nureyev (ai suoi tempi si chiamava Kirov), il Mariinsky di San Pietroburgo, arrivano i ballerini Xander Parish, Maria Khoreva, Anastasia Nuikina e Daria Ionova per danzare Apollo di George Balanchine e un passo a due tratto da Marguerite et Armand di Frederick Ashton che fu cucito addosso a Nureyev e alla sua partner d’elezione, Margot Fonteyn. Ad interpretare Le jeune homme et la Mort di Roland Petit (rimontato da Luigi Bonino), ci saranno Baktiyar Adamzhan (Teatro dell’Opera di Astana, Kazakistan) e Nicoletta Manniétoile del Teatro alla Scala. Dall’Opéra National de Bordeaux arrivano Oleg Rogachev e Marc-Emmanuel Zanoli che interpreteranno il duo maschile Chant du compagnon errant di Maurice Béjart, indimenticabilmente danzato alla creazione da Nureyev con Paolo Bortoluzzi. Né mancheranno a Tributo a Rudolf Nureyev  i momenti di grande virtuosismo che mandavano in visibilio il pubblico di Nureyev: il passo a due che ne rivelò i prodigi, Il Corsaro, qui danzato dalle nuove stelle della Scala, Martina Arduino e Mattia Semperboni, e quello da Don Chisciotte, in cui l’azero Adamzhan avrà accanto la russaTatiana Melnik (prima ballerina all’Opera di Stato Ungherese). Ma anche il passo a due del Cigno Bianco tratto dal Lago dei Cigni (interpretati dai due scaligeri) in cui il Nureyev danseur noble incarnava l’essenza stessa dell’eleganza.

La stella più richiesta dalle maggiori compagnia di danza e dai teatri più celebri, Nureyev fu anche uomo di fine intelligenza e cultura che volle addirittura misurarsi con la direzione d’orchestra; sarà proprio una rara registrazione, diretta da Nureyev, che accompagnerà le raffinate proiezioni multimediali del video artista Massimiliano Siccardi in apertura di Tributo a Rudolf Nureyev.

Profondamente legato all’Italia dove era solito ritirarsi nella solitudine della “sua” isola Li Galli (al largo di Positano) e dove calcò numerosi celebri palcoscenici, è naturale che, mentre i teatri di tutto il mondo commemorano il duplice anniversario di Nureyev, un tributo particolarmente importante gli venga reso in Italia e, in particolare a Spoleto dove fu due volte: nel 1964, accanto alla Fonteyn in Raymonda (sua la coreografia) e nel 1984 ,accanto a Sylvie Guillem in un passo a due tratto da Apollo, balletto che Tributo a Rudolf Nureyev ripropone in forma integrale.

Dice Daniele Cipriani di Tributo a Rudolf Nureyev: “Sì, Rudolf Nureyev vive. La sua forte presenza aleggia tuttora nel mondo della danza, lui è il nume tutelare della mia attività. Nel luglio 2013 curai il primo Tributo a Rudolf Nureyev al Parco della Musica a Roma in occasione del ventennale della sua morte. La serata Apollineo e Dionisiaco, mio orgoglio, fa parte della storia del balletto in quanto unico spettacolo di danza mai tenutosi sull’isola Li Galli appartenuta a Nureyev.  Ma a prescindere dagli spettacoli legati specificatamente a lui, per chi come me idea, organizza e produce spettacoli di danza, Rudolf Nureyev è l’ispirazione a cercare sempre l’eccellenza e a proporla al pubblico.”