Gli hotel Virgin sbarcano in Europa partendo dalla Scozia con aperture a Edimburgo e Glasgow

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Gli hotel Virgin sbarcano in Europa partendo dalla Scozia con aperture a Edimburgo e Glasgow

Ai cinque hotel di cui dispone negli Stati Uniti – il primo venne inaugurato nel 2015 a Chicago – presto Virgin ne aggiungerà due in Europa. Si tratterà dei primi nel vecchio continente ed entrambi localizzati in Scozia. Per la precisione a Edimburgo e Glasgow. Un passo importante che porta oltre oceano un’altra catena internazionale, proprio in vista di sempre più massicce riaperture alle trasferte e ai viaggi intercontinentali.

Sono al momento cinque le strutture attive per uno dei tanti brand della galassia fondata e guidata da Sir Richard Branson: oltre alla già citata Chicago (all’Old Dearborn Bank Building) anche Dallas, Las Vegas, Nashville e New Orleans. Diventeranno presto sette negli Usa con l’apertura di New York, la prossima estate, e Miami (ma ci sarà da aspettare fino al 2025). Intanto saranno già operativi i due alberghi scozzesi della società lanciata nel 2010, la cui inaugurazione è fissata per la primavera. L’obiettivo di qualche tempo fa era arrivare a 9 strutture entro il 2025.

A Edimburgo è stato scelto lo storico India Buildings costruito nel 1864. Si trova nel centro storico della capitale scozzese e vicino al Royal Mile, la strada principale che collega il castello a Ovest con il Palazzo di Holyroodhouse a Est. Disporrà di 225 stanze e di una ricca serie di opzioni in termini di ristorazione. Al solito, il design e l’architettura saranno all’insegna di un approccio a metà fra tradizioni del luogo ed elementi di “smart luxury”, accompagnato da colori “morbidi e rilassanti”, come ha spiegato il gruppo a Travel+Leisure. Ci sarà anche una suite intitolata a Eve Branson, in omaggio alla defunta madre di Branson, filantropa e attivista per i diritti dell’infanzia scomparsa lo scorso anno a causa del Covid-19. Situato sotto il campanile di una chiesa medievale restaurata e illuminato con un’installazione luminosa di classe, il letto si trova sotto la guglia, assegnandogli di diritto il titolo non ufficiale di “letto a baldacchino più alto del mondo”. Nella proprietà c’è anche un Richard’s Flat, un’altra suite che prende invece il nome dal fondatore stesso con salotto, area bar e vasca da bagno.

Del complesso fa parte anche il Commons Club, un posto in cui lavorare o intrattenersi durante il soggiorno. Mentre il Commons Club L5 Restaurant & Kitchen sfoggia pareti e archi in pietra e una cantina a vista. Non mancherà, come nelle altre strutture del gruppo, la Funny Library Coffee Shop, una biblioteca ricca di volumi ispirazionali (in gran parte legati alla cultura scozzese, ma non solo) costruita intorno a un camino, dove trascorrere del tempo sorseggiando il caffè della Laughing Man Coffee, il brand solidale di caffè fondato nel 2011 dall’attore Hugh Jackman (che ha anche due caffetterie a New York). Spazio, infine, per un’ampia area multifunzionale più essenziale battezzata Cowgate.

Sempre in primavera, ma dopo Edimburgo, inaugurerà anche l’hotel di Glasgow, città originaria della seconda moglie di Branson, Joan Templeman, nata proprio a Glasgow nel 1948. Anche in questo caso si tratta di un edificio nella zona centrale, al 236-246 di Clyde street, con una vista panoramica del fiume Clyde, nel cuore del quartiere dello shopping e non troppo distante da altri luoghi d’interesse o snodi dei trasporti come la Galleria d’arte moderna e la stazione centrale. Le stanze sono 242 divise in “chamber suite” e “grand chamber suite”. Ci sono ovviamente spazi per incontri ed eventi e anche in questo caso il Commons Club e la Funny Library Coffee Shop.

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