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Alessandro Dell’Acqua parla dalle sue ossessioni personali attraverso la collezione prefall 2023 del brand N 21

Nel disegnare la collezione prefall 2023 del marchio N. 21 Alessandro Dell’Acqua parla dei temi che nascono dalle sue ossessioni personali, dalle passioni e dallo studio, dalle sensazioni che gli anni hanno sedimentato e portato a soluzioni stilistiche. E non solo, perché la prefall 2023 di N21 parla anche il linguaggio tecnico dell’intensità dei bianchi, delle sfumature del mauve, dell’essenzialità del cipria, delle variazioni dell’azzurro, della neutralità del nero. E di ampiezze e lunghezze, di lavorazioni in maglieria mélange. Di tessuti a stuoia, di taglio al vivo, di dettagli che rinnovano l’aspetto.

La collezione è un guardaroba che contiene soluzioni e sensazioni. Come le pellicce, rigorosamente faux furs, leggere e impalpabili come nuvole in lana mohair, in bianco o color lavanda. Tailleur e vestiti in stuoia di lana con catene leggerissime che delineano gli orli, le scollature, le tasche e che a tratti diventano fili metallici di “lunghezza sbagliata”. Cappotti e giacche in lana spina di pesce accompagnano maglioni, pijamas con le stampe di poppies e camicie, abiti e top in crepe de Chine intarsiati con pizzo Chantilly che creano effetti di lingerie. La pelle, lavorata con un effetto jeans, dà vita a giacconi e cappotti con gli orli usurati che si alternano a quelli in kid mohair, la cui linea essenziale viene movimentata dalle piume che scendono in tutta la lunghezza. I maglioni, le camicie, i top hanno un gioiello in strass fissato su un cuscinetto in velluto e applicato “a taschino”; le paillettes lucide e liquide formano abiti e giacconi in oro, grigio, blue navy, mentre la maglieria in mohair si mette accanto a quella in lurex oro, grigio e mélange.


E una nuova visione dell’animalier con il maculato del leopardo sulla lana spazzolata in forma di cappotti, giacche, camicie e maglioni. Una lunga carrellata che nel finale allinea i cappotti e i caban in panno stretch molto marina, come le maglie a righe con gli oblò sulla schiena, assieme ad abiti e gonne corte con colletti e orli in bianco, abiti e giacche in velluto di seta o velluto su jersey. (ANSA).

Lara Stone per ELENA MIR0'
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Alessandro Dell’Aqua libera le donne di Elena Mirò dagli stereotipi e dal cliché curvy

Oltre i cliché e contro gli stereotipi: è la capsule collection disegnata da Alessandro Dell’Acqua per Elena Mirò, presentata a Milano con un fashion film interpretato dalla supermodel e attrice olandese Lara Stone, protagonista anche della campagna firmata Mert & Marcus.  “Ho lavorato – racconta lo stilista – rispettando un concetto che va oltre quello dell’inclusività. Realizzare una collezione di moda che preveda un’ampia estensione di taglie potrebbe sfociare in un manierismo che non ha un vero significato di inclusione ma semplicemente dare una motivazione commerciale al politicamente corretto. Invece, ho voluto andare oltre e ho pensato di costruire abiti desiderabili senza lasciarmi condizionare dalle regole legate alle taglie”.

In pratica, “mi sono applicato – spiega – a trasformare tecnologicamente i tessuti per aumentarne il comfort, anche quando sono pesanti come il tweed, e ho allontanato qualsiasi soluzione facile che potesse dare la sensazione di avvolgere le donne in una forma a sacco. Ho accettato questa sfida perché sono convinto che si possa lavorare su questo tema senza cadere nel cliché della moda curvy”. 
Tra le proposte, abiti e gonne in pizzo e organza con pannelli alternati che creano un effetto architettonico; giacche, gonne e cappotti in tweed grigio spinato; abiti sottoveste in maglia e maxi cardigan a coste; cappotti in double abbinati a gonne a matita. A sottolineare la silhouette, cinture strette in vita, a dare slancio alla figura pump a punta.