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Andrea Bocelli canta l’Ave Maria nel nuovo album del violinista David Garrett

Deutsche Grammophon pubblica oggi ICONIC il nuovo album di David Garrett. Ispirato ai leggendari violinisti di cui Garrett si è innamorato da bambino, con i loro splendidi capolavori e le loro melodie struggenti, Iconic comprende più di venti brani ed è disponibile in tutti i formati. Musiche di Bach, Dvořák, Gluck, Kreisler, Mendelssohn e Schumann, tra le tante, sono presentate in nuovi arrangiamenti per violino, chitarra e orchestra di Franck van der Heijden e David Garrett. David Garrett è accompagnato dal suo chitarrista Franck van der Heijden, che dirige anche i musicisti dell’Orchestra The Prezent, oltre ad essere affiancato negli arrangiamenti in duo dal suo ex insegnante Itzhak Perlman, dal tenore Andrea Bocelli, dal flautista Cocomi e dal trombettista Till Brönner.

La scelta delle musiche da parte di David Garrett evoca l’epoca d’oro dei virtuosi del violino, quando interpreti come Zino Francescatti, Arthur Grumiaux, Jascha Heifetz, Fritz Kreisler e Yehudi Menuhin deliziavano il pubblico con bis popolari e altre miniature. Da giovane musicista, guardava a questi e ad altri musicisti del passato, aspirava a emulare la loro arte e si immergeva nelle loro registrazioni storiche.

“Purtroppo, negli ultimi decenni, molti violinisti hanno smesso di eseguire alcune delle opere brevi e immediatamente riconoscibili che i grandi degli anni ’20 e ’30 suonavano abitualmente nei loro recital”, osserva Garrett. “Ecco perché per me è così importante avere la possibilità di riportare in vita tutte queste bellissime opere”.

Iconic si apre con il seducente romanticismo di Estrellita del compositore messicano Manuel Ponce. Il suo programma di melodie indimenticabili comprende anche Il cigno e la Danse macabre di Saint-Saëns; Jeanie with the light brown hair di Foster; Cavatina di Raff; Après un rêve di Fauré; e il Largo dall”Inverno” di Vivaldi. Garrett collabora con Andrea Bocelli in uno squisito arrangiamento dell’Ave Maria di Schubert, con Itzhak Perlman nel Praeludium di Shostakovich, con la flautista giapponese Cocomi in La fille aux cheveux de lin di Debussy e col trombettista tedesco Till Brönner nella virtuosistica Hora staccato di Dinicu.

“Pezzi come questi hanno plasmato il mio pensiero musicale”, ricorda il violinista. “Ho registrato molti album virtuosistici e questa volta era particolarmente importante per me concentrarmi sull’essenziale, su ciò che parla davvero al cuore. Le opere contenute in Iconic non sono state scelte solo per il  virtuosismo. Hanno grandi melodie che avvicinano gli ascoltatori a ciò che conta davvero nella vita: l’armonia!”.

David Garrett ha iniziato a suonare il violino all’età di quattro anni. A dieci anni ha fatto il suo debutto sul palcoscenico e tre anni dopo è diventato il più giovane artista ad aver firmato per la Deutsche Grammophon. Fin dall’adolescenza ha costruito una carriera solistica stellare e ha registrato i ventiquattro Capricci di Paganini. Successivamente si è iscritto alla Juilliard School di New York, famosa in tutto il mondo, come uno dei primi studenti di Itzhak Perlman. Negli ultimi vent’anni ha suonato con molte delle orchestre e dei direttori più importanti del mondo e ha raggiunto un nuovo pubblico a livello internazinale con concerti che includono brani rock, sonate classiche, pezzi solistici e temi di film. La sua autobiografia, Wenn ihr wüsstet (“Se solo sapessi”), è stata pubblicata all’inizio di quest’anno e rivela il percorso a volte accidentato che lo ha portato da bambino prodigio ad artista adulto di successo.