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Alessandro Dell’Acqua parla dalle sue ossessioni personali attraverso la collezione prefall 2023 del brand N 21

Nel disegnare la collezione prefall 2023 del marchio N. 21 Alessandro Dell’Acqua parla dei temi che nascono dalle sue ossessioni personali, dalle passioni e dallo studio, dalle sensazioni che gli anni hanno sedimentato e portato a soluzioni stilistiche. E non solo, perché la prefall 2023 di N21 parla anche il linguaggio tecnico dell’intensità dei bianchi, delle sfumature del mauve, dell’essenzialità del cipria, delle variazioni dell’azzurro, della neutralità del nero. E di ampiezze e lunghezze, di lavorazioni in maglieria mélange. Di tessuti a stuoia, di taglio al vivo, di dettagli che rinnovano l’aspetto.

La collezione è un guardaroba che contiene soluzioni e sensazioni. Come le pellicce, rigorosamente faux furs, leggere e impalpabili come nuvole in lana mohair, in bianco o color lavanda. Tailleur e vestiti in stuoia di lana con catene leggerissime che delineano gli orli, le scollature, le tasche e che a tratti diventano fili metallici di “lunghezza sbagliata”. Cappotti e giacche in lana spina di pesce accompagnano maglioni, pijamas con le stampe di poppies e camicie, abiti e top in crepe de Chine intarsiati con pizzo Chantilly che creano effetti di lingerie. La pelle, lavorata con un effetto jeans, dà vita a giacconi e cappotti con gli orli usurati che si alternano a quelli in kid mohair, la cui linea essenziale viene movimentata dalle piume che scendono in tutta la lunghezza. I maglioni, le camicie, i top hanno un gioiello in strass fissato su un cuscinetto in velluto e applicato “a taschino”; le paillettes lucide e liquide formano abiti e giacconi in oro, grigio, blue navy, mentre la maglieria in mohair si mette accanto a quella in lurex oro, grigio e mélange.


E una nuova visione dell’animalier con il maculato del leopardo sulla lana spazzolata in forma di cappotti, giacche, camicie e maglioni. Una lunga carrellata che nel finale allinea i cappotti e i caban in panno stretch molto marina, come le maglie a righe con gli oblò sulla schiena, assieme ad abiti e gonne corte con colletti e orli in bianco, abiti e giacche in velluto di seta o velluto su jersey. (ANSA).

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Borsalino nomina Jacopo Politi capo dell’ufficio stile per il rilancio della storico cappellificio di Alessandria.

Operativo dal 4 aprile 2022, Politi si divide fra l’headquarter Borsalino di Milano e la Manifattura di Alessandria. La sua prima collezione sarà quella per l’Autunno-Inverno 2023 e debutterà a Firenze a gennaio 2023 durante la prossima edizione di Pitti Uomo. a Firenze. Nato a Milano nel 1978, laureato all’Istituto Marangoni e vincitore dell’International Meryl Award Mittelmoda, Politi arriva da una lunga esperienza come direttore dell’ufficio stile di maison Michel. Nel corso degli anni si è specializzato nella creazione di cappelli lavorando con i direttori artistici di Chanel, Louis Vuitton, Fendi, YSL, Lanvin, Balmain e Balenciaga.


Per Borsalino, con cui ha già collaborato dal 2009 al 2012, firmerà le collezioni di cappelli e berretti, in feltro, paglia e tessuto, oltre a dettare le linee guida per soft-accessories e piccola pelletteria. “Sono onorato di tornare a far parte della famiglia Borsalino – ha commentato Politi – contribuire all’evoluzione del patrimonio stilistico di un’impresa con oltre 160 anni di storia è una sfida ambiziosa. La cultura artigiana di Borsalino è una grande fonte di ispirazione: non vedo l’ora di sviluppare la mia visione per condividere questa meravigliosa storia italiana con una community più ampia”.
“Sono entusiasta di dare il benvenuto a Jacopo – ha commentato il managing director Borsalino Mauro Baglietto -conosce il mondo Borsalino e porta con sé competenza ed esperienza. Affidiamo a lui, un visionario di talento, il compito di continuare a far evolvere la rilevanza contemporanea del nostro marchio, valorizzando il patrimonio storico di Borsalino”. “Ispirandomi alla vita del fondatore Giuseppe Borsalino – ha aggiunto Giacomo Santucci, brand curator e membro del comitato direttivo Borsalino – negli ultimi tre anni ho ridefinito il posizionamento del brand instaurando un dialogo con le generazioni millennials. Questo punto di partenza ci consente di progredire nelle nostre ambizioni. Sono certo che Jacopo Politi ci aiuterà a continuare questo percorso e a sviluppare il potenziale del marchio”. (ANSA).

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Cruciani lancia la collezione donna disegnata da Milena Motta

L’azienda umbra di cashmere Cruciani ha lanciato a Milano la sua collezione donna, dedicata all’autunno-inverno 2023/24, una capsule di 50 capi dall’anima rétro-chic che mira a coinvolgere 150 best shop europei. Insieme alla nuova head designer, Milena Motta, Cruciani ha studiato una proposta lifestyle di 50 capi.

Il progetto dedicato alla donna ha visto in passato già alcuni capi a completamento del guardaroba maschile, ma è la prima volta che il marchio sceglie di farlo attraverso un’offerta completa. La maglieria resta la protagonista in tutte le sue forme, dal montone alla pelle o in versione “double” con il cashmere. (ANSA).

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Giorgio Armani 11 l’orologio unisex maggio al numero civico della sede storica del marchio a Milano

Giorgio Armani presenta Giorgio Armani 11, la nuova serie di orologi per uomo e per donna, in omaggio al numero civico di via Borgonuovo che è sede storica del marchio. Nata dall’incontro con la maison svizzera di alta orologeria Parmigiani Fleurier, la nuova collezione di segnatempo sono in edizione numerata. Sobrio e raffinato, Giorgio Armani 11 è l’orologio da polso con fase lunare e movimento automatico, il cui quadrante dalle forme squadrate si smussa morbidamente sugli angoli, rivelandosi perfetto sia per l’uomo che per la donna, al pari di una giacca decostruita.

I dettagli rimandano proprio all’inconfondibile sartorialità di uno stile che fonde maschile e femminile, tipico dello stilista: motivi di impunture, il logo Giorgio Armani che riprende a ore dodici l’etichetta posta all’interno delle giacche, le lancette affusolate come ago e forbici. Sul quadrante, le ore sono espresse dagli indici, a eccezione dell’11, che dà il nome, scritto in cifre arabe. Con tipica capacità di sintesi, elementi differenti si armonizzano nello spazio ristretto del quadrante, creando un segno inconfondibile.
Creato in tre diversi materiali l’orologio è declinato in cinque varianti: acciaio con quadrante grigio o blu, oro rosa con quadrante avorio o grigio e in oro giallo con quadrante nero, con cinturino in pelle. (ANSA).

 

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Jan-Jan Van Essche sarà il Designer Project della prossima edizione di Pitti Uomo

Il designer belga Jan-Jan Van Essche sarà il Designer Project della prossima edizione di Pitti Uomo (Firenze, 10-13 Gennaio 2023). Porterà a Firenze il suo concetto di moda fluida, genderless ed essenziale, nel corso di un evento unico nel suo genere in programma mercoledì 11 gennaio.

“Jan-Jan Van Essche è una figura appartata e tuttavia emblematica della moda maschile contemporanea – dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi speciali di Pitti Immagine – Conoscendo la riservatezza di carattere e l’attenzione che mette nel mantenere le giuste proporzioni tra contenuto ed esposizione delle collezioni, non ero sicuro che accettasse il nostro invito. E invece lo ha fatto, cosa di cui siamo molto contenti e che, ci auguriamo, porti altro interesse intorno al suo lavoro”.
Jan-Jan Van Essche nasce ad Anversa, in Belgio, dove oggi ha sede il suo studio di design. Si laurea nel 2003 alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Nel giugno 2010 lancia il marchio omonimo con la Collection#1 – “yukkuri”, in giapponese “take it easy” o “step by step”. Questo titolo diventa anche il suo approccio intrinseco e concettuale di designer al guardaroba contemporaneo. “Sono davvero felice e onorato di essere stato invitato da Pitti Uomo a presentare il mio lavoro – dice Jan-Jan Van Essche. Sarà la prima sfilata in assoluto del mio brand, un evento speciale in ogni caso, e poterlo organizzare nell’atmosfera unica di una città come Firenze lo rende ancora più speciale”. (ANSA).
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Chanel Cruise sceglie l’America e sfila al Faena Hotel di Miami Beach

La sfilata di Chanel Cruise 2022/23 a Miami, replica del fashion show che si è tenuto a Monte-Carlo lo scorso maggio, celebra il legame tra la maison e l’America, cominciato negli anni Venti. Mademoiselle Chanel andò negli Stati Uniti per la prima volta con la sua amica Misia Sert nel 1931, su invito di Hollywood. In seguito Coco ha poi viaggiato in vari stati americani ed è stata accolta con grande entusiasmo dalla stampa americana. Fu negli Stati Uniti nel 1957 che Gabrielle Chanel ricevette il prestigioso Neiman Marcus Award. La sfilata a Miami è un modo per celebrare il ruolo della città nell’immaginario collettivo del mondo Cruise. Dalla prima metà del XX secolo, Miami è stata infatti un porto di partenza privilegiato per grandi viaggi in mare. Rispondendo alle esigenze di coloro che bramavano il sole invernale, Gabrielle Chanel, lei stessa amante del mare, amava disegnare abiti morbidi e pratici.

Alla fine dell’autunno 1919 lanciò la collezione che celebrava la libertà di movimento e il piacere delle escursioni in mare aperto. Mademoiselle ha navigato su vari yacht di lusso tra cui il Duca di Westminster, Flying Cloud e il Cutty Sark, su cui ha attraccato a Monte-Carlo. Lì scoprì il villaggio di Roquebrune CapMartin, che nel 1928 sarebbe diventato sede della sua proprietà La Pausa. Al passo con i tempi, Coco sentì il bisogno di una collezione leggera e confortevole che si prestasse a destinazioni soleggiate. Appena arrivato allo studio Creation nel 1983, Karl Lagerfeld ha dato nuova vita a una collezione inter season, assegnandole uno spazio dedicato sia nel calendario Chanel che in quello fashion.

Si è trasformato il guardaroba da crociera in una collezione a sé stante, che incarna viaggi reali o immaginari intorno al mondo: New York, Los Angeles, Venezia, Saint-Tropez, Cuba e una Parigi trasformata nell’epicentro dell’antica Grecia.
La sfilata si è tenuta sulla spiaggia del Faena Hotel di Miami Beach, hotel aperto dal 2015 nel cuore di Miami. Il suo arredamento spettacolare, del regista australiano Baz Luhrmann, evoca l’età dell’oro dell’Art Deco della Florida visto attraverso una lente attuale. (ANSA).

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AW LAB presenta in Italia e Spagna in brand canadese POWER

AW LAB e il brand canadese “Power” annunciano una nuova collaborazione per la collezione Autunno/Inverno 2022.
Fino alla fine di ottobre ci sarà una copertura su tutti i canali dalla pagina web all’app e in negozi selezionati in Italia e Spagna.Per questa collaborazione, AW LAB lancerà i modelli must-have del marchio, XoRise+e Duofoam Max, che combinano caratteristiche e stile per accompagnarti dalle prestazioni sportive attive quotidiane, al lavoro e all’aperitivo.
“AW LAB resta fedele al suo concetto di “Play with Style” che unisce la sua proposta a quella di Power che risalta la sua immagine che “Per iniziare ogni giornata nel modo migliore, basta un salto.Le collezioni di calzature e abbigliamento Power offrono uno stile ispirato all’allenamento con un look urbano quotidiano”,afferma David Pujolar, General Manager di AW LAB. La campagna è l’inizio di una lunga collaborazione che vedrà il suo seguito nella seconda fase di lancio con la collezione Primavera/Estate 2023.
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Camaiani ispirato per la nuova collezione dalle opere dell’artista milanese “Regina” dell’arte futurista

Con la nuova collezione per l’autunno/inverno, Vittorio Camaiani s’ispira ad un’affascinante artista d’avanguardia, Regina Cassolo Bracchi, nota come “Regina”, attiva soprattutto a partire dagli anni Trenta, considerata una delle più singolari artiste del Futurismo milanese. La nuova collezione Fall/Winter 22/23 di Camaiani è stata presentata a Roma nell’ambito dell’appuntamento di Atelier per Un Giorno, nella storica sala lettura di un grande albergo della capitale, con una sfilata ambientata in una sorta di atelier Anni Cinquanta.

Le sculture di Regina erano realizzate in alluminio, plexiglas e acetato e ancora oggi appaiono dotate di una particolare modernità. I tratti essenziali e le geometrie astratte erano i segni distintivi dell’artista e in questa collezione si trovano a dialogare con lo stile del designer marchigiano. Le forme rigide delle sculture vengono trasformate da Camaiani in abiti fluttuanti pronti ad avvolgere il corpo femminile.

Nel dialogo tra Regina e Camaiani, sculture, strutture e disegni diventano linee rotonde, triangoli, forme geometriche di abiti dai colori materici e costruiti in contrasto cromatico: grigio perla e giallo, verde in varie sfumature e rosa, blu e nero, per materiali come cotone, seta crepe de chine, il jersey, crepe di lana, vigogne, rasatelli e cachemire.


Sfila un abito che prende vita da una scultura in plexiglas; un giaccone che segue le linee di una sfera, gonne a punta come le sculture salgono e scendono dall’orlo e seguono un bozzetto di Regina. Piccoli triangoli colorati si aggiungono al rigore di un tubino, i pantaloni si muovono fluidi e finiscono sull’orlo piegati come in una sua scultura, come le maniche di un’elegante camicia bianca, pezzo iconico di Camaiani presente in ogni collezione. Capo simbolo è il giaccone “1969”, ripreso da una scultura in plexiglas bianco e trasparente o quello giallo in cachemire ricamato a motivi che evocano il canarino scolpito da Regina negli anni 1925/1930. (ANSA).

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Minimalismo giapponese per Onitsuka Tiger disegnata da Andrea Pompilio

E’ un viaggio nel minimalismo giapponese la collezione Onitsuka Tiger che ha sfilato a Milano, disegnata da Andrea Pompilio. La natura sportiva del brand viene riletta in chiave prêt-à-porter con materiali pregiati e costruzioni complesse come il logo ricamato con punto a zigzag o le cuciture decoro sugli orli.

Le lunghe coulisse trasformano le t-shirt oversize di georgette in top goffrati o scolpiscono le gonne di nylon giapponese, mentre il kimono appare tra i tagli delle maniche svolazzanti delle bluse o nei drappeggi di un telo da mare logato e montato su un tank top, tutto di spugna. Le leggere sahariane e gli abitini di nylon sono accorciabili grazie alle zip interne, le minigonne, corte come haiku, hanno tasconi applicati, i vestitini hanno tasche zaino incorporate sulla schiena. (ANSA).

 

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La top model brasiliana Alessandra Ambrosio nuova ambasciatrice del brand Bottletop

La supermodella Alessandra Ambrosio è la nuova ambasciatrice del marchio Bottletop, social enterprise inglese che collabora a sostegno delle donne economicamente svantaggiate e delle comunità Indigene attraverso i suoi atelier a Salvador, in Brasile, a Kathmandu, in Nepal e nella foresta amazzonica. La collaborazione con Alessandra Ambrosio è stata lanciata a Milano con la campagna per l’inverno, di cui è protagonista la Leda mini tote; la prima borsa realizzata nel nuovo atelier nella foresta amazzonica in collaborazione con la comunità Indigena Yawanawá, con semi di açai, filo di plastica oceanica Parley e un dettaglio realizzato utilizzando il metallo di un’arma da fuoco illegale confiscata da Humanium.

La preparazione delle materie prime richiede due giorni per la realizzazione di ogni pezzo, che utilizza 895 semi di açaí raccolti a mano. “È sempre stato importante per me sostenere le organizzazioni che – dice Alessandra Ambrosio – si dedicano all’emancipazione economica delle donne svantaggiate nel mio Paese natale, il Brasile, e all’estero. Sono lieta di presenziare alla nuova campagna di Bottletop, che dal 2005 lavora a stretto contatto con le donne locali nel cuore della comunità di Salvador, creando bellissimi modelli con materiali di scarto”. (ANSA).

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Dolce & Gabbana hanno scelto Siracusa per festeggiare i 10 anni dell’Alta Moda

Una processione, gli angeli, la Madonna addolorata e il Gesù risorto ed anche la Cavalleria Rusticana con tutti i personaggi. Siamo solo al momento che precede la sfilata ed è già spettacolo che affascina quello messo in scena in piazza Duomo a Siracusa da Dolce & Gabbana che hanno scelto la Sicilia per celebrare i dieci anni dell’Alta Moda. In prima fila le attese celebrities: da Mariah Carey a Sharon Stone, da Helen Mirren a Drew Barrymore, passando per Ellen Pompeo. La nostra Monica Bellucci che osserva la figlia Deva Cassel sfilare e poi corre nel backstage per accertarsi delle condizioni per un piccolo mancamento in passerella. Ma c’è anche Christian Bale con la moglie ed il figlio e Kitty Spencer. 


    Per lo sport due fuoriclasse: il campione del mondo della MotoGp Fabio Quartararo e l’attaccante del Bayern Monaco Robert Lewandowski. Seduti ai tavolini i circa 750 ospiti degli stilisti, la loro D&G Family, cresciuta negli anni. Sfilano le 106 modelle sulla passerella e nella scalinata ricreata accanto al Duomo creando un effetto coinvolgente. I due stilisti avevano promesso che il nero sarebbe stato il colore predominante, così come avevano promesso i tributi e gli omaggi alla cultura siciliana ed al luogo che li sta ospitando. 
    Ed allora la cappa in oro è un omaggio al tabernacolo della Cappella del Santissimo Sacramento in Cattedrale. Ci sono i putti del barocco, bianchi, candidi, e poi i fregi in stile barocco ricreati da più di 380 fiori nella cappa di seta. C’è il tributo a Santa Lucia ed alla sua virtù in argento e con una corazza d’oro. Gli abiti in pizzo e macramè. Ci sono i veli, ma anche giarrettiere e reggiseni che si intravedono. Stasera la D&G family si trasferisce nel borgo marinaro di Marzamemi per la presentazione dell’Alta sartoria – collezione uomo. (ANSA). 
   

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Jeremy Scott per MOSCHINO RESORT rievoca gli outfit sixty di Sharon Tate, Cher e Diana Ross

Con la nuova collezione Moschino Resort 2023 disegnata da Jeremy Scott sembra di vedere Sharon Tate, l’attrice sposata con il regista Roman Polanski, che morì a soli 26 anni, nella strage di Cielo Drive del 1969, assieme ad altre cinque persone, passeggiare con i suo stivali di lattice colorati e gli abiti corti per le strade di Los Angeles.

In altri momenti nella stessa collezione si è certi di aver incontrato Diana Ross, mentre calata in pantaloni scampanati e top fatti a uncinetto, balla scatenata in un beach party a Waikiki.

Infine, facendo due salti in “discotecas” ad Acapulco, siamo certi di aver ballato accanto a Cher vestita con un tuta stampata a colori psichedelici. Benvenuti nel 1969. La nuova collezione Moschino Resort 2023 disegnata da Jeremy Scott rievoca un’epoca lontana, di glamour sotto al sole, senza dimenticare alcuni accenti di contemporaneità. (ANSA).

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Il campione del mondo di Formula 1 LEWIS HAMILTON è il nuovo testimonial di VALENTINO PINK P.P.

Sir Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, è tra i primi Di.Vas (definizione da DI.fferente VA.lues = Divas) di Valentino uomo che si presta per la campagna pubblicitaria Valentino Pink P.P. Il Valentino DI.VAs è un personaggio poliedrico di codici e valori interiori, creato dal direttore creativo della maison Pierpaolo Piccioli. Per lo stilista, dal cinema, alla musica, dalla letteratura allo sport, ciascun Di.Vas svolge un ruolo chiave nel sostenere la nuova visione guadagnando in diversità. Hamilton entra nei valori di Piccioli con la sua autenticità.
    Considerato uno dei piloti di maggior successo in Formula1, l’approccio di Lewis fuori pista è dedicato, attraverso la sua posizione e la sua piattaforma, a guidare il cambiamento nel motor-sport per le generazioni future.

Nel 2021 Lewis ha lanciato una fondazione, Mission 44, che mira a sostenere i giovani provenienti da gruppi sottorappresentati in Regno Unito, attraverso partnership strategiche, collaborazioni, donazioni e advocacy. “Grandi cose accadono – commenta il pilota – quando abbracciamo il nostro io autentico, ma accadono cose ancora più grandi quando ci riuniamo per scambiare le nostre visioni, valori e creatività. Sono onorato di unire le forze con Pierpaolo e Valentino, un marchio che ho da tempo ammirato, per celebrare la Pink PP Collection”.


    “Nella sua breve biografia su Instagram, Lewis scrive ‘Uguali diritti per tutti. L’amore è tutto’. Poche parole che vogliono dire molto. Lewis è un interprete, è in grado di usare la sua energia per esprimere la sua autenticità. Il talento che diffonde con tutta la sua persona va ben oltre la sua sportività eccellenza e abbraccia tutto ciò che fa”.
    Hamilton lavorerà anche su Valentino the Narratives, la prima campagna di solo testo del settore che invita noti personaggi a prestare la propria voce per creare campagne di grande impatto.
    In autunno Hamilton presterà una citazione personale a questa iniziativa sul tema di “Amore”, che verrà visualizzata in finestre selezionate di librerie indipendenti all’interno Londra, segnando la prima volta che la campagna entrerà nel Regno Unito. (ANSA).

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Marco De Vincenzo nuovo direttore creativo di Etro controllata da fondo L Catterton

Marco De Vincenzo é il nuovo direttore creativo di Etro, la maison del lusso fondata nel 1968 da Gerolamo Etro e ora controllata dal fondo di private equity L Catterton. Dal primo giugno – si legge in una nota – De Vincenzo coordinerà le diverse collezioni donna, uomo e home.

Il debutto di Marco De Vincenzo alla guida stilistica della maison avverrà con la collezione donna primavera/estate 2023 durante la prossima edizione di Milano Moda Donna a settembre 2022.

Dopo il diploma allo Ied-Istituto europeo di design di Roma, nel 2000, De Vincenzo ha stretto una lunga collaborazione con Fendi per le linee accessori, per poi lanciare la sua linea di prêt-à-porter femminile nel 2009, anno in cui è stato insignito del primo premio del concorso Who is on next?, organizzato da Altaroma.

(ANSA).
   

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Dai funghi arriva la nuova borsa green di Stella McCartney in pelle di micelio

Stella McCartney annuncia l’arrivo in commercio della sua nuova borsa green, la Frayme Mylo, realizzata in pelle di micelio, ovvero di funghi, avvistata già sulla passerella dell’ultima sfilata della griffe nel marzo scorso. Il lancio della borsa fa parte della più ampia campagna estiva del marchio, intitolata “Fashion Fungi”, che fa un viaggio psichedelico nella natura. Fondato sull’idea che i funghi ci connettono tutti, la campagna è ispirata alle qualità trasformative e trascendentali di questi incredibili organismi, come si vede nel documentario Fantastic Fungi.

La campagna vede la partecipazione del micologo britannico e autore di Entangled Life Merlin Sheldrake, che aiuta a raccontare la storia intrecciata di funghi e umanità, colmando il passato della nostra specie e fornendo speranza per il futuro del nostro pianeta. Collaborazioni esclusive includono esperienze con rinomati chef di tutto il mondo Raymond Blanc, Mary McCartney, Sophia Roe e SunPedal, esplorando il potenziale dei funghi come fonte di cibo vegano sostenibile e nutriente. La campagna è accompagnata dal musicista e compositore Cosmo Sheldrake, che ha creato una musica sintetizzante ultraterrena dalla crescita dei funghi.

“È stato un onore collaborare così strettamente con Stella e il suo team -commenta Dan Widmaier, Fondatore e ceo Bolt Threads che sostiene ricerca di bioproduzioni – mentre aprono nuovi orizzonti nella moda di lusso con Mylo. La loro categoria che definisce la leadership della moda senza animali e il campionato di materiali sostenibili sta aprendo la strada verso un’industria della moda più responsabile. Portare sul mercato la prima borsa di lusso realizzata da Mylo è una pietra miliare per i consumatori coscienziosi, l’industria dei biomateriali e il futuro della moda di lusso”. Stella McCartney è la prima azienda della moda a lanciare accessori realizzati con Mylo in collaborazione con Bolt Threads: un’alternativa vegana alla pelle, sostenibile e non di derivazione animale, ottenuta dal micelio contenuto nelle radici dei funghi, una risorsa infinitamente rinnovabile. (ANSA).

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Valentino Garavani, l’ultimo imperatore della moda festeggia 90 anni

Finiti i tempi di feste faraoniche con centinaia di invitati che arrivavano a Roma da tutto il mondo con i loro jet privati, “a causa della pandemia che ancora non è stata debellata e della paura del contagio”, Valentino Garavani, Ultimo Imperatore della Moda, festeggerà l’11 maggio a Roma i suoi memorabili 90 anni, circondato dai suoi amici più intimi. Tra questi l’inseparabile compagno di vita e di affari Giancarlo Giammetti, Daniela Giardina, portavoce storica dello stilista, i fratelli brasiliani Sean e Anthony de Souza e i loro genitori Carlos Souza e la socialite brasiliana Charlene Shorto de Ganay, entrambi ex pierre di Valentino.

Valentino e Giammetti sono i padrini di Anthony e Sean. Location deputata ad ospitare la festa sarà probabilmente la villa sita sulla via Appia Antica, scelta per festeggiare il compleanno tra le numerose magioni di lusso dello stilista sparse nel mondo. Tra queste, il Castello di Wideville, a Davron Crespières, vicino Parigi, acquistato nel 1995, residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari; il palazzo ottocentesco a Holland Park a Londra, nel cui salone si trovano i cinque quadri di Pablo Picasso che fanno parte della collezione dello stilista; l’attico a NY a Park Avenue e lo Chalet Gifferhorn, dimora invernale dello stilista a Gstaad; uno splendido yacht. “Valentino non concede interviste ultimamente – spiega Daniela Gardina al telefono con l’ANSA – per evitare contatti, ma anche per non creare pericolosi assembramenti. Sarà tuttavia felice di festeggiare il suo compleanno con il suo entourage di sempre. Ricordiamo con piacere l’epoca degli eventi oceanici, ma quel modo di festeggiare non esiste più portato via dalla pandemia”. Ma forse non esiste più neppure quel mondo glamour tanto amato da Valentino Clemente Ludovico Garavani, alias Valentino, nato a Voghera, l’11 maggio 1932, creatore negli anni Sessanta dell’omonimo marchio del lusso a Roma, con sede prima in via Condotti e poi nell’iconico atelier di Piazza Mignanelli. Ben presto frequentato dalle lady del jet set internazionale, e ora diretto da Pierpaolo Piccioli.

La Città Eterna è sempre stata la sede del “cuore” di Valentino, pur avendo scelto Parigi per sfilare con il pret a porter sin dal 1975 e con l’haute couture dal 1988. Roma, un punto fermo, rispetto ai passaggi di proprietà del marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca Hdp, rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto, passato al fondo Permira e infine nel 2007, alla moglie dell’emiro del Qatar, la potente Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned , seconda delle tre mogli di Hamad bin Khalifa. Tuttavia, sembrava che Valentino non avesse mai smesso di fare il suo lavoro di stilista. “Disegna abiti anche la notte” confidava nel 2007 Giammetti, mentre in una colazione per poche giornaliste nel loro superattico di via dei Condotti, la coppia rivelava tutto sulle feste dei 45 anni di attività che avevano in programma di fare a Roma. Il suo addio alla moda a Roma durò tre giorni, con party da mille e una notte. L’evento più glamour mai progettato nel mondo della moda.

Furono invitati principi e principesse, dive di Hollywood e capi di stato, che assistettero a una retrospettiva di abiti d’archivio all’Ara Pacis, a una sfilata di alta moda tutta di colore rosa nel complesso di S. Spirito in Sassia, a un galà tra le colonne del Tempio di Venere, mai concesso prima di allora, con il Colosseo sullo sfondo e il premio Oscar Dante Ferretti a curare la scenografia. Infine, a un galà con ballo e concerto live di Annie Lennox in una pagoda cinese color, oro, nero e rosso (la sua cromia preferita, un incrocio fra carminio, porpora e cadmio) allestita nel Parco dei Daini, nel cuore di Villa Borghese. Mille invitati vi ballarono fino all’alba. Valentino era circondato da Caroline di Monaco, Claudia Schiffer, Mick Jagger e altre celebrities. Una festa colossal che gli fece meritare appieno il soprannome di ‘Ultimo Imperatore’ della moda. Stesso epiteto che diede in seguito il titolo al docu-film, The Last Emperor, diretto dal regista Matt Tyrnauer, pellicola sugli ultimi due anni di attività dello stilista, girata tra passerelle, back stage e interviste. (Patrizia Vacalebri – ANSA)

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La popstar Lizzo lancia Yitty un marchio di abbigliamento intimo modellante

Dopo essere diventata talent scout alla ricerca di ballerine ‘grasse’ come lei in Watch Out for the Big Grrrls’ serie trasmessa da Amazon Prime, la cantante ha deciso di farsi strada nel mondo dell’intimo lanciando un marchio di abbigliamento modellante chiamato Yitty con il supporto dell’azienda di athleisure Fabletics cercando di entrare nel mercato in crescita dello shapewear.

La linea si chiama ‘Yitty’, soprannome di Lizzo da bambina, ed è per tutte le taglie e tutti i tipi di corpi.  “Invece di pensare ad una taglia in modo lineare abbiamo pensato ad uno spettro che include tutte. La taglia di ognuna è solo la propria taglia. Non è troppo alta, non è troppo bassa, ne’ troppo grande o troppo piccola, solo la propria taglia”.
Nelle prime immagini della linea Lizzo si mostra con indosso un body e dietro di lei alcune ragazze appunto di taglie diverse.


    “Crescendo – spiega Lizzo – era come se gli spot pubblicitari in tv o le foto sulle riviste mi ripetevano continuamente che il mio fisico non andava bene. Per essere considerata ‘accettabile’ sono stata costretta ad infliggermi ogni tipo di sofferenza per rientrare in un archetipo di bellezza. Per questo motivo porto body contenitivi da anni, forse da quando avevo 10 o 11 anni”.

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Grace Wales Bonner sarà la guest designer di Pitti Immagine Uomo 102 a Firenze

La giovane stilista anglo-giamaicana Grace Wales Bonner è la guest designer di Pitti Immagine Uomo 102 che si svolgerà a Firenze, alla Fortezza da Basso, dal 14 al 17 giugno. La designer presenterà, in una location ancora da svelare, la collezione primavera- estate 2023.
“Questa è per me un’opportunità speciale: esprimere la visione di lusso culturale di Wales Bonner, nel contesto di un’istituzione come Pitti Uomo”, le parole della stilista che ha lanciato il suo brand Wales Bonner dopo la laurea alla Central Saint Martins nel 2014. Il marchio è animato da un’ampia ricerca culturale e abbraccia una molteplicità di prospettive: nato come menswear brand, si è presto esteso anche alla moda donna.

Grace Wales Bonner ha ricevuto numerosi premi, tra i quali l’Emerging menswear designer ai British fashion awards (2015), l’Lvmh young designer prize (2016) oltre ad aver vinto il British fashion council/Vogue designer fashion fund (2019) e il premio Cfda international men’s designer of the year (2021).
    Inoltre nel 2019, la stilista è stata invitata da Maria Grazia Chiuri a collaborare da Dior per reinterpretare la silhouette New Look della maison per la collezione Resort 2020. (ANSA).
   

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La gravidanza diventa un atto politico grazie a Rihanna che rivoluziona la moda pre-maman

Pancia e’ bello, anzi bellissimo: era dai tempi di Demi Moore nuda su Vanity Fair che la copertina di una donna molto incinta non faceva tanto scalpore. Con un body-suit di pizzo arancione firmato Alaïa, Rihanna e’ regale sul numero di maggio di “Vogue”.

Rihanna – Vogue May 2022 Cover Story

“Spero che saremo in grado di ridefinire cosa e’ considerato ‘decente’ per una donna in gravidanza”, ha detto la cantante, attrice, stilista e donna d’affari che Annie Leibovitz, la stessa che nel 1991 immortalo’ la Moore, ha fotografato per la rivista di Anna Wintour.
    Da quando in gennaio ha annunciato su Instagram che avra’ un bebe’ con il partner A$AP Rocky, Rihanna mette in mostra il pancione coperto solo da veli o catenine che servono solo ad accentuare il suo cosiddetto ‘stato interessante’. “Vestirsi e’ troppo divertente. Non lascero’ che questo cambi perche’ sta cambiando il mio corpo”, ha detto la superstar alla bibbia dell’industria della moda, e Vogue concorda: “Negli ultimi mesi ha riscritto letteralmente le regole della moda premaman con una manovra stupefacente di stile dietro l’altra”.

Tanti esempi eclatanti, come quando, all’ultima sfilata di Dior, e’ arrivata con un baby doll di pizzo della maison modificato, con l’aiuto del suo stylist Jaheek Weaver, eliminando la fodera e rendendolo completamente trasparente. Per il “New York Times” la scelta e’ profondamente politica in giorni in cui l’autonomia delle donne e’ di nuovo minacciata e il diritto a controllare il proprio corpo si incrocia con quello di vestirsi come pare a loro. E dunque al bando gli abiti ‘tenda’ come quelli “alla marinaia” indossati da Lady D, o i goffi jeans premaman. Rihanna spiega quanto sia fuori luogo per lei la vergogna della pancia: “Il mio corpo sta facendo cose incredibili in questo momento e non me ne vergogno per niente.


    Stavolta dev’essere una celebrazione. Perche’ dovresti nascondere la tua gravidanza?”. (ANSA).

Fashion,

Mariacarla Boscono testimonial della Cage Bag di Ferragamo ispirata al sandalo Kimo

Colorata, versatile, dalla doppia anima e dalla forma a secchiello intrecciato: Ferragamo lancia la borsa dell’estate, il nuovo modello Cage Bag. La presentazione coincide con quella della campagna di cui è protagonista la top model Mariacarla Boscono. La nuova borsa ha la forma di un secchiello bombato e intrecciato. E’ ispirata al celebre sandalo Kimo creato da Salvatore Ferragamo nel 1951 – tomaia in pelle intrecciata con calzino in pelle o seta intercambiabile – e ha una costruzione a gabbia molto leggera, esempio di architettura applicata alla pelletteria, che richiede numerosi passaggi di realizzazione.


Caratteristica distintiva della Cage Bag è l’essere due borse in una: il sacchetto interno con lacci è completamente estraibile e intercambiabile ed è proposto in pelle, tono su tono o a contrasto, in tessuto naturale o in seta con delle stampe foulard d’archivio, rivisitate per la Primavera/Estate. Mariacarla Boscono interpreta la Cage Bag in una serie di immagini e uno short movie realizzati negli spazi delle ex Cartiere Burgo di Torino, simbolo dell’architettura espressiva, scultorea e sensuale di Oscar Niemeyer. (ANSA)