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Giorgio Armani 11 l’orologio unisex maggio al numero civico della sede storica del marchio a Milano

Giorgio Armani presenta Giorgio Armani 11, la nuova serie di orologi per uomo e per donna, in omaggio al numero civico di via Borgonuovo che è sede storica del marchio. Nata dall’incontro con la maison svizzera di alta orologeria Parmigiani Fleurier, la nuova collezione di segnatempo sono in edizione numerata. Sobrio e raffinato, Giorgio Armani 11 è l’orologio da polso con fase lunare e movimento automatico, il cui quadrante dalle forme squadrate si smussa morbidamente sugli angoli, rivelandosi perfetto sia per l’uomo che per la donna, al pari di una giacca decostruita.

I dettagli rimandano proprio all’inconfondibile sartorialità di uno stile che fonde maschile e femminile, tipico dello stilista: motivi di impunture, il logo Giorgio Armani che riprende a ore dodici l’etichetta posta all’interno delle giacche, le lancette affusolate come ago e forbici. Sul quadrante, le ore sono espresse dagli indici, a eccezione dell’11, che dà il nome, scritto in cifre arabe. Con tipica capacità di sintesi, elementi differenti si armonizzano nello spazio ristretto del quadrante, creando un segno inconfondibile.
Creato in tre diversi materiali l’orologio è declinato in cinque varianti: acciaio con quadrante grigio o blu, oro rosa con quadrante avorio o grigio e in oro giallo con quadrante nero, con cinturino in pelle. (ANSA).

 

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Cosmetica Italia e Accademia del Profumo premiano Giorgio Armani alla Milano Beauty Week

La prima edizione di Milano Beauty Week, la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, si apre con il premio a Giorgio Armani da parte di Cosmetica Italia e Accademia del Profumo. Un riconoscimento speciale legato al mondo delle fragranze, per un’icona di stile ed eccellenza del Made in Italy nel mondo, assegnato proprio per il maggior numero di premi vinti dallo stilista e dal suo marchio nella storia di Accademia del profumo.

“Come un abito di haute couture, il cosmetico è sempre più studiato, realizzato e cucito su misura per il consumatore, così da esaltarne l’eccellenza nelle performance e nella sicurezza. Cosmetica Italia si impegna da tempo nel diffondere la consapevolezza del ruolo indispensabile dei cosmetici per accrescere il benessere nella vita di ciascuno – spiega il presidente Renato Ancorotti – Il profumo riveste un ruolo centrale in tal senso. E il canale della profumeria ha già raggiunto i livelli di consumo pre-Covid, soprattutto grazie al traino delle fragranze storiche, per un valore superiore a 1.880 milioni di euro”. “Giorgio Armani – aggiunge Ambra Martone, presidente di Accademia del Profumo – è simbolo di bellezza, icona della città di Milano e vincitore del maggior numero di premi Accademia del Profumo nei suoi 33 anni di storia”, sin dall’esordio di Acqua di Giò nel 1997 all’iconico Sì nel 2014 e poi My Way, cui è andato il primo riconoscimento all’innovazione responsabile del profumo nel 2021. Giorgio Armani, si legge nella nota del premio consegnato alla Milano Beauty Week, da sempre attento all’ambiente e concretamente sensibile alle criticità geo-politiche e socioeconomiche in corso, punta a creare modelli di impresa sostenibili, democratici e inclusivi, nella bellezza come nella moda. Un approccio nobile e vincente, capace di generare valore e creare lavoro. (ANSA).

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Giorgio Armani lancia Crossroads un progetto che aiuta le donne ad esprimersi al meglio

Giorgio Armani lancia Crossroads, nuovo progetto al fianco delle donne per aiutarle a esprimere se stesse, incentrato sull’idea della forza e delle capacità femminili. Da Chiara Barzinia a Kasia Smutniak sono 14 le donne invitate da Armani a raccontare la propria storia focalizzandosi sul momento chiave della loro vita in cui si sono trovate a un bivio. Denominato Crossroads per questo motivo, il progetto è incentrato sull’idea che spesso ci si trovi in un crocevia a prendere decisioni che modificheranno il nostro futuro. Le donne del progetto Crossroads sono state fotografate ciascuna in una città diversa. Ciò che hanno in comune, è che tutte hanno affrontato un simbolico bivio e hanno preso decisioni che le hanno aiutate a crescere e in molti casi a impegnarsi nel sociale. 

Le 14 protagoniste che si raccontano sono: Raya Abirached, personaggio televisivo libanese;. Chiara Barzini, premiata sceneggiatrice e scrittrice italiana; Susan Carland, accademica australiana, autrice e conduttrice esperta di cultura islamica e mondo femminile; Fala Chen, attrice multilingue televisiva, di cinema e di teatro; Misty Copeland, ballerina americana dell’American Ballet Theatre, prima étoile afroamericana; Sibel Kekilli, attrice tedesca che si batte per i diritti delle donne, cofondatrice della rete femminile Unidas; Inès Leonarduzzi, imprenditrice green francese, fondatrice di Digital For The Planet; Celina Locks, imprenditrice, filantropa e modella brasiliana; Hanan Mazouzi Sobati, imprenditrice algerina, fondatrice di Arabian Gazelles, primo club di auto di lusso e supercar per sole donne degli Emirati Arabi Uniti; Nanao, pluripremiata attrice giapponese; Kasia Smutniak, attrice di origine polacca fondatrice e sostenitrice della Fondazione Pietro Taricone Onlus che supporta il diritto allo studio nella regione del Mustang in Nepal; Yulia Snigir, nota attrice russa, apparsa in serie e film come The New Pope e Die Hard – Un buon giorno per morire; Hikari Yokoyama, imprenditrice e curatrice impegnata tra arte, design, filantropia e sostegno alle donne emarginate; Tong Yao, nota attrice cinese premiata come Best Actress in occasione della 13/a edizione dei Golden Eagle Awards. (ANSA).