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Il golden boy del violino Valentino Alessandrini debutta con un elegante e raffinato inedito

Virtuoso del violino e compositore, Valentino Alessandrini, talento marchigiano classe ’94, debutta per l’ etichetta INRI CLASSIC con l’inedito “Part of Me”accompagnato da un elegante videoclip ufficiale. Giovanissimo, ma con già alle spalle una lunga carriera di concerti ed eventi in tutto il mondo in veste di solista, Il nostro “ Golden Boy del Violino” è capace di spaziare dalla classica alla musica pop come dimostrano il suo curriculum da concertista e la sua fortunata collaborazione con l’importante DJ e produttore americano Markus Schulz e la cantante London Thor per il singolo “Feel Alive”.

Prima prova di scrittura per Alessandrini, il singolo”Parte of Me” è solo un assaggio del nuovo e piu consapevole percorso artistico intrapreso dal musicista. Le composizioni e gli arrangiamenti del talentuoso violinista si preannunciano cosi come un connubio di suoni classici e sonorità moderne che danno vita ad uno stile unico e identificabile capace di oscillare dai riferimenti a Vivaldi, Bach, Paganini quanto a quelli dei contemporanei Yiruma, Einaudi, Coldplay e Ed Sheeran: una fusione di stili che mira ad avvicinare i giovani al mondo senza tempo della musica. Part Of Me è una mia composizione: ho scritto, suonato e registrato nel mio studio l’arrangiamento per violino, pianoforte e archi. Dopo aver realizzato il mixaggio e il mastering, ho ideato e scritto una storia rappresentata nel video musicale che uscirà a breve.

Il brano racchiude ed alterna sonorità dolci e malinconiche ispirate al ricordo di una travolgente storia d’amore.“Part Of Me” è il viaggio interiore che scava nelle mie “corde” più profonde e attraverso il quale cerco di donare agli ascoltatori la parte più intima di me.

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La Badante dichiara guerra al reggaeton e alle più rinomate mete estive

È sfida aperta al reggaeton ma non solo: La Badante torna insieme alla calura estiva e intona il nuovo dissacrante inno “Odi il Reggaeton”, singolo disponibile in radio e su tutte le piattaforma digitali su etichetta INRI / BMG. Oggetto dell’irriverente manifesto non solo la critica all’inconfondibile ballo latino ma anche contro  “le storie cringe degli altri, le risse le russe e i calciatori e le feste in terrazza piene di spacciatori, Formentera Mykonos Dubai, le “baby-squinzie” pazze della trap, i cantanti indie con i soldi di papà”.

 
 
Dopo l’esordio con l’album “L’Amore è un algoritmo borghese” – che ha superato il milione e mezzo di streaming e in Spagna ha raggiunto il 4° posto su iTunes tra gli album più venduti – e il singolo “Superficiale”, “Odi il reggaeton” è il nuovo inedito-manifesto del gruppo misterioso “La Badante” che prende in giro e si prende in giro usando lo stesso reggaeton come ritmo ma anche archi mediorientali mischiati a loop contemporanei nel malcelato intento di entrare in testa a chi l’ascolta.
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Zibba pubblica il suo “EP ARANCIONE” un concept in cui musica e arte si fondono

E’ uscito l'”EP ARANCIONE”, il primo dei tre EP programmati che formeranno il nuovo progetto del cantautore ligure dal titolo “Amore, morte e distrazione”, un concept in cui musica e arte si fondono. Questo appena uscito è il più ritmato e apparentemente spensierato del trittico. Prodotto interamente da Zibba e composto da cinque canzoni, questo lavoro mette in primo piano suoni soul e atmosfere calde che fanno da vestito ai testi intimi e profondi.

La cover dell’Ep Arancione è la prima parte di un unico grande quadro dipinto da Camilla Jeanine (altra metà del collettivo Apt22 insieme allo stesso Zibba), che sta rappresentando il mondo delle canzoni in chiave cubista attraverso la pittura. In questo modo i testi e le musiche di Zibba si accostano ai disegni di Camilla, dando forma a un processo creativo che è in continua evoluzione, mentre i prossimi due Ep prendono forma anche i quadri si completano strada facendo.

“Una passeggiata nelle grotte dello stare insieme tra gelosia, amicizia e follia. Avevo bisogno che queste canzoni vedessero la luce, di pensare avanti e guardare alle prossime canzoni.” ha dichiarato Zibba che ha spesso ospitato artisti importanti nei suoi dischi e anche questa volta c’è un collaborazione speciale con Gnut in Cosa ‘e niente” scritta e cantata insieme al cantautore napoletano. “La collaborazione con Gnut nasce su un’autostrada in Sicilia, in coda. Un incontro fortuito, poi un palco condiviso e da subito la voglia di trovare un modo per celebrare la nuova amicizia. Ci siamo trovati qui, su questo brano a cantare l’amore in una delle lingue più belle del mondo.”

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“Superficiale” ma non troppo! Fuori il nuovo singolo de LA BADANTE

Dopo l’esordio di appena un anno fa con l’album “L’Amore è un algoritmo borghese” – che ha superato il milione di streaming e in Spagna ha raggiunto il 4° posto iTunes tra gli album più venduti – il collettivo musicale LA BADANTE debutta col primo singolo inedito, dal titolo “Superficiale”, un’ironica denuncia della forma mentis più diffusa del nostro tempo: la superficialità.

 

Un testo che resta in testa e che da sfogo da urlare si trasforma in inno al “trionfo occidentale”, quello che ci vede “sfoggiare zelo e compiacimento erudito”. E che ci porta sulle note all’ammissione generale di colpa: in fondo, lo siamo tutti un po’ superficiali.

L’uscita del singolo è accompagnata da un video che come in un ping-pong di commenti e risposte spalmate (e spammate) su tutti i mezzi digitali, rilancia il linguaggio dell’indignazione a colpi di GIF . Del resto, “non c’è una ragione per la quale io non dica sempre quello che penso: antivaccinista per di più terrapiattista, io sono questo, sono così: superficiale.”

Il collettivo La Badante continua a essere entusiasta del proprio anonimato e a tutelarlo, sicuro che in un futuro prossimo ognuno potrà ambire a 15 minuti dello stesso.

Con l’album d’esordio “L’Amore è un algoritmo borghese”, LaBadante aveva tradotto in italiano e reinterpretato i pezzi del fenomeno mainstream spagnolo Fangoria, costruendo un album dal mood retro, in chiave contemporanea.

Con “Superficiale”, porta il suo sguardo ironico e dissacrante nel contesto attuale, ma senza rinunciare a riferimenti musicali solidamente pop.

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Tuttoècomesembra il nuovo album di Stanley Rubik

Tuttoècomesembra, il nuovo album degli STANLEY RUBIK, è uscito per Metratron/INRI. Un mantra, da pronunciare tutto d’un fiato, come per autoconvincersi di questo dato di fatto. Nel 2019, l’apparenza è ormai assimilabile alla realtà, le opinioni alla conoscenza, il sogno all’esperienza.

Gli Stanley Rubik interpretano questo stato di cose affidandosi al simbolismo magico e all’esoterismo, simboleggiati da due elementi chiave: i tarocchi, strumenti di percezione allargata associati ad ogni singolo brano del disco, e le maschere utilizzate sul palco dai componenti del trio.

La band romana, attraverso le 10 canzoni di Tuttoècomesembrapunta a mettere in scena una grandiosa opera teatrale in cui il travestimento, la messa in scena vengono esasperati per evidenziare il carattere fuorviante, sfumato e inconciliabile della realtà: a partire dal rapporto con noi stessi fino ad includere la rappresentazione di sé nei confronti degli altri e la relativa incomunicabilità.

Da venerdì 21 dicembre è in rotazione radiofonica Roberto, un brano cheaffronta il tema della perdita ma anche della capacità di lasciare andare il nostro attaccamento a qualcuno o qualcosa.

“Tuttoècomesembra” non uscirà sotto forma di disco, tuttavia suonerà lo stesso. Sarà un mazzo di tarocchi, anche se non è necessario interpretare troppo la realtà per capire quanto sia imperfetta.
(Stanley Rubik)