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Sfilata a Lisbona per Max Mara Resort 2023

Nei giardini della Fondazione Calouste Gulbenkian

Dopo aver sfilato a Ischia nel 2021, la collezione Max Mara Resort 2023 è stata presentata nei rigogliosi giardini della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona, struttura ricca di opere d’arte. Tra queste, un dipinto dell’artista Nikias Skapinakis, mostra Natalia Correia, poetessa e attivista sociale del secolo scorso, con altre due donne sedute ai suoi piedi.

E’ lei la musa ispiratrice della nuova collezione, una donna straordinaria dall’animo ribelle che ha animato la scena culturale del Portogallo nella prima metà del XX secolo. Basti pensare che la sua “Antologia de Poesia Portuguesa Erotica e Satirica”, venne bandita dalle autorità alle quali lei si opponeva.

Per Max Mara la figura della poetessa si traduce in capi dalla silhouette voluttuosa e morbida, che di tanto in tanto si trasformano in gonne arrotolate di abiti tridimensionali. Ma anche in tubini seducenti, perfetti per eventi mondani, come le serate di gala nelle quali la poetessa veniva fotografata. A quasi ogni abito corrisponde un cappotto da abbinare, of course.

Le donne ai piedi della poetessa nel ritratto, sono amiche intellettuali della Correia, poetesse e artiste anch’esse, come Fernanda Botelho e come la pianista Maria Joao Pires. Per loro Max Mara ha realizzato abiti in taffetà plissé, gonne a corolla, tubini a pieghe. I “Lencos de namorados do Minho” sono un’altra romantica tradizione portoghese, tipica della regione del Minho, simbolo di un rituale di conquista: i “Fazzoletti degli innamorati” rappresentano la più genuina forma poetica e artistica usata dalle ragazze in età da marito che ricamavano un quadrato di lino o di cotone con messaggi o simboli d’amore per conquistare il cuore del loro amato. Il Lenco de namorados do Minho è un prodotto artigianale certificato ed è un marchio registrato e di indicazione geografica in titolarità di Adere-Minho. Cuori, fiori e colombe resi nello stile dei fazzoletti degli innamorati fanno la loro comparsa nelle stampe di Max Mara e sulle spille costellate di cristalli. (ANSA).

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Max Mara festeggia 70 anni vestendo Kamala Harris

Era il 1951 quando Achille Maramotti ebbe l’intuizione alla base del successo di quello che sarebbe poi diventato il gruppo Max Mara: vestire non le contesse dell’alta moda romana, ma le mogli di notai e dottori di provincia. Oggi – riflette il direttore creativo del brand, Ian Griffiths – quelle donne non sono più le mogli di, ma sono protagoniste a tutti i livelli, e persino la vicepresidente americana Kamala Harris durante la campagna elettorale ha sfoggiato cappotti della maison emiliana.

Per festeggiare queste donne che hanno trovato il loro posto nel mondo, e per celebrare i 70 anni del brand, la collezione per il prossimo inverno – vista online a Milano Moda Donna – è ispirata e dedicata a una giovane regina, dai forti accenti britannici, una specie di Elisabetta da giovane “quando – spiega Griffiths – guidava l’ambulanza durante la guerra”. 
    “Ho riscoperto in archivio – racconta ancora lo stilista – questo stile britannico country e a volte eccentrico e pensando ad Achille Maramotti e alla sua idee, e alle donne in carriera di oggi, ho pensato di fornire loro un guardaroba classico ma non conservatore, anzi, persino un po’ radicale”, fatto di cappotti tailoring e camicie con jabot, kilt d’organza e mantelle trapuntate di cammello, gonne-pantalone a pieghe, teddy in alpaca e lana in versione bomber, cardigan giganti e montoni, ma anche giubbini con stampati tanti piccoli lama e giacche cerate da campagna inglese. (ANSA).