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Alessandro Dell’Acqua parla dalle sue ossessioni personali attraverso la collezione prefall 2023 del brand N 21

Nel disegnare la collezione prefall 2023 del marchio N. 21 Alessandro Dell’Acqua parla dei temi che nascono dalle sue ossessioni personali, dalle passioni e dallo studio, dalle sensazioni che gli anni hanno sedimentato e portato a soluzioni stilistiche. E non solo, perché la prefall 2023 di N21 parla anche il linguaggio tecnico dell’intensità dei bianchi, delle sfumature del mauve, dell’essenzialità del cipria, delle variazioni dell’azzurro, della neutralità del nero. E di ampiezze e lunghezze, di lavorazioni in maglieria mélange. Di tessuti a stuoia, di taglio al vivo, di dettagli che rinnovano l’aspetto.

La collezione è un guardaroba che contiene soluzioni e sensazioni. Come le pellicce, rigorosamente faux furs, leggere e impalpabili come nuvole in lana mohair, in bianco o color lavanda. Tailleur e vestiti in stuoia di lana con catene leggerissime che delineano gli orli, le scollature, le tasche e che a tratti diventano fili metallici di “lunghezza sbagliata”. Cappotti e giacche in lana spina di pesce accompagnano maglioni, pijamas con le stampe di poppies e camicie, abiti e top in crepe de Chine intarsiati con pizzo Chantilly che creano effetti di lingerie. La pelle, lavorata con un effetto jeans, dà vita a giacconi e cappotti con gli orli usurati che si alternano a quelli in kid mohair, la cui linea essenziale viene movimentata dalle piume che scendono in tutta la lunghezza. I maglioni, le camicie, i top hanno un gioiello in strass fissato su un cuscinetto in velluto e applicato “a taschino”; le paillettes lucide e liquide formano abiti e giacconi in oro, grigio, blue navy, mentre la maglieria in mohair si mette accanto a quella in lurex oro, grigio e mélange.


E una nuova visione dell’animalier con il maculato del leopardo sulla lana spazzolata in forma di cappotti, giacche, camicie e maglioni. Una lunga carrellata che nel finale allinea i cappotti e i caban in panno stretch molto marina, come le maglie a righe con gli oblò sulla schiena, assieme ad abiti e gonne corte con colletti e orli in bianco, abiti e giacche in velluto di seta o velluto su jersey. (ANSA).

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Borsalino nomina Jacopo Politi capo dell’ufficio stile per il rilancio della storico cappellificio di Alessandria.

Operativo dal 4 aprile 2022, Politi si divide fra l’headquarter Borsalino di Milano e la Manifattura di Alessandria. La sua prima collezione sarà quella per l’Autunno-Inverno 2023 e debutterà a Firenze a gennaio 2023 durante la prossima edizione di Pitti Uomo. a Firenze. Nato a Milano nel 1978, laureato all’Istituto Marangoni e vincitore dell’International Meryl Award Mittelmoda, Politi arriva da una lunga esperienza come direttore dell’ufficio stile di maison Michel. Nel corso degli anni si è specializzato nella creazione di cappelli lavorando con i direttori artistici di Chanel, Louis Vuitton, Fendi, YSL, Lanvin, Balmain e Balenciaga.


Per Borsalino, con cui ha già collaborato dal 2009 al 2012, firmerà le collezioni di cappelli e berretti, in feltro, paglia e tessuto, oltre a dettare le linee guida per soft-accessories e piccola pelletteria. “Sono onorato di tornare a far parte della famiglia Borsalino – ha commentato Politi – contribuire all’evoluzione del patrimonio stilistico di un’impresa con oltre 160 anni di storia è una sfida ambiziosa. La cultura artigiana di Borsalino è una grande fonte di ispirazione: non vedo l’ora di sviluppare la mia visione per condividere questa meravigliosa storia italiana con una community più ampia”.
“Sono entusiasta di dare il benvenuto a Jacopo – ha commentato il managing director Borsalino Mauro Baglietto -conosce il mondo Borsalino e porta con sé competenza ed esperienza. Affidiamo a lui, un visionario di talento, il compito di continuare a far evolvere la rilevanza contemporanea del nostro marchio, valorizzando il patrimonio storico di Borsalino”. “Ispirandomi alla vita del fondatore Giuseppe Borsalino – ha aggiunto Giacomo Santucci, brand curator e membro del comitato direttivo Borsalino – negli ultimi tre anni ho ridefinito il posizionamento del brand instaurando un dialogo con le generazioni millennials. Questo punto di partenza ci consente di progredire nelle nostre ambizioni. Sono certo che Jacopo Politi ci aiuterà a continuare questo percorso e a sviluppare il potenziale del marchio”. (ANSA).

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Cruciani lancia la collezione donna disegnata da Milena Motta

L’azienda umbra di cashmere Cruciani ha lanciato a Milano la sua collezione donna, dedicata all’autunno-inverno 2023/24, una capsule di 50 capi dall’anima rétro-chic che mira a coinvolgere 150 best shop europei. Insieme alla nuova head designer, Milena Motta, Cruciani ha studiato una proposta lifestyle di 50 capi.

Il progetto dedicato alla donna ha visto in passato già alcuni capi a completamento del guardaroba maschile, ma è la prima volta che il marchio sceglie di farlo attraverso un’offerta completa. La maglieria resta la protagonista in tutte le sue forme, dal montone alla pelle o in versione “double” con il cashmere. (ANSA).

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Giorgio Armani 11 l’orologio unisex maggio al numero civico della sede storica del marchio a Milano

Giorgio Armani presenta Giorgio Armani 11, la nuova serie di orologi per uomo e per donna, in omaggio al numero civico di via Borgonuovo che è sede storica del marchio. Nata dall’incontro con la maison svizzera di alta orologeria Parmigiani Fleurier, la nuova collezione di segnatempo sono in edizione numerata. Sobrio e raffinato, Giorgio Armani 11 è l’orologio da polso con fase lunare e movimento automatico, il cui quadrante dalle forme squadrate si smussa morbidamente sugli angoli, rivelandosi perfetto sia per l’uomo che per la donna, al pari di una giacca decostruita.

I dettagli rimandano proprio all’inconfondibile sartorialità di uno stile che fonde maschile e femminile, tipico dello stilista: motivi di impunture, il logo Giorgio Armani che riprende a ore dodici l’etichetta posta all’interno delle giacche, le lancette affusolate come ago e forbici. Sul quadrante, le ore sono espresse dagli indici, a eccezione dell’11, che dà il nome, scritto in cifre arabe. Con tipica capacità di sintesi, elementi differenti si armonizzano nello spazio ristretto del quadrante, creando un segno inconfondibile.
Creato in tre diversi materiali l’orologio è declinato in cinque varianti: acciaio con quadrante grigio o blu, oro rosa con quadrante avorio o grigio e in oro giallo con quadrante nero, con cinturino in pelle. (ANSA).

 

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Jan-Jan Van Essche sarà il Designer Project della prossima edizione di Pitti Uomo

Il designer belga Jan-Jan Van Essche sarà il Designer Project della prossima edizione di Pitti Uomo (Firenze, 10-13 Gennaio 2023). Porterà a Firenze il suo concetto di moda fluida, genderless ed essenziale, nel corso di un evento unico nel suo genere in programma mercoledì 11 gennaio.

“Jan-Jan Van Essche è una figura appartata e tuttavia emblematica della moda maschile contemporanea – dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi speciali di Pitti Immagine – Conoscendo la riservatezza di carattere e l’attenzione che mette nel mantenere le giuste proporzioni tra contenuto ed esposizione delle collezioni, non ero sicuro che accettasse il nostro invito. E invece lo ha fatto, cosa di cui siamo molto contenti e che, ci auguriamo, porti altro interesse intorno al suo lavoro”.
Jan-Jan Van Essche nasce ad Anversa, in Belgio, dove oggi ha sede il suo studio di design. Si laurea nel 2003 alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Nel giugno 2010 lancia il marchio omonimo con la Collection#1 – “yukkuri”, in giapponese “take it easy” o “step by step”. Questo titolo diventa anche il suo approccio intrinseco e concettuale di designer al guardaroba contemporaneo. “Sono davvero felice e onorato di essere stato invitato da Pitti Uomo a presentare il mio lavoro – dice Jan-Jan Van Essche. Sarà la prima sfilata in assoluto del mio brand, un evento speciale in ogni caso, e poterlo organizzare nell’atmosfera unica di una città come Firenze lo rende ancora più speciale”. (ANSA).
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Chanel Cruise sceglie l’America e sfila al Faena Hotel di Miami Beach

La sfilata di Chanel Cruise 2022/23 a Miami, replica del fashion show che si è tenuto a Monte-Carlo lo scorso maggio, celebra il legame tra la maison e l’America, cominciato negli anni Venti. Mademoiselle Chanel andò negli Stati Uniti per la prima volta con la sua amica Misia Sert nel 1931, su invito di Hollywood. In seguito Coco ha poi viaggiato in vari stati americani ed è stata accolta con grande entusiasmo dalla stampa americana. Fu negli Stati Uniti nel 1957 che Gabrielle Chanel ricevette il prestigioso Neiman Marcus Award. La sfilata a Miami è un modo per celebrare il ruolo della città nell’immaginario collettivo del mondo Cruise. Dalla prima metà del XX secolo, Miami è stata infatti un porto di partenza privilegiato per grandi viaggi in mare. Rispondendo alle esigenze di coloro che bramavano il sole invernale, Gabrielle Chanel, lei stessa amante del mare, amava disegnare abiti morbidi e pratici.

Alla fine dell’autunno 1919 lanciò la collezione che celebrava la libertà di movimento e il piacere delle escursioni in mare aperto. Mademoiselle ha navigato su vari yacht di lusso tra cui il Duca di Westminster, Flying Cloud e il Cutty Sark, su cui ha attraccato a Monte-Carlo. Lì scoprì il villaggio di Roquebrune CapMartin, che nel 1928 sarebbe diventato sede della sua proprietà La Pausa. Al passo con i tempi, Coco sentì il bisogno di una collezione leggera e confortevole che si prestasse a destinazioni soleggiate. Appena arrivato allo studio Creation nel 1983, Karl Lagerfeld ha dato nuova vita a una collezione inter season, assegnandole uno spazio dedicato sia nel calendario Chanel che in quello fashion.

Si è trasformato il guardaroba da crociera in una collezione a sé stante, che incarna viaggi reali o immaginari intorno al mondo: New York, Los Angeles, Venezia, Saint-Tropez, Cuba e una Parigi trasformata nell’epicentro dell’antica Grecia.
La sfilata si è tenuta sulla spiaggia del Faena Hotel di Miami Beach, hotel aperto dal 2015 nel cuore di Miami. Il suo arredamento spettacolare, del regista australiano Baz Luhrmann, evoca l’età dell’oro dell’Art Deco della Florida visto attraverso una lente attuale. (ANSA).

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Jeremy Scott per MOSCHINO RESORT rievoca gli outfit sixty di Sharon Tate, Cher e Diana Ross

Con la nuova collezione Moschino Resort 2023 disegnata da Jeremy Scott sembra di vedere Sharon Tate, l’attrice sposata con il regista Roman Polanski, che morì a soli 26 anni, nella strage di Cielo Drive del 1969, assieme ad altre cinque persone, passeggiare con i suo stivali di lattice colorati e gli abiti corti per le strade di Los Angeles.

In altri momenti nella stessa collezione si è certi di aver incontrato Diana Ross, mentre calata in pantaloni scampanati e top fatti a uncinetto, balla scatenata in un beach party a Waikiki.

Infine, facendo due salti in “discotecas” ad Acapulco, siamo certi di aver ballato accanto a Cher vestita con un tuta stampata a colori psichedelici. Benvenuti nel 1969. La nuova collezione Moschino Resort 2023 disegnata da Jeremy Scott rievoca un’epoca lontana, di glamour sotto al sole, senza dimenticare alcuni accenti di contemporaneità. (ANSA).

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Il campione del mondo di Formula 1 LEWIS HAMILTON è il nuovo testimonial di VALENTINO PINK P.P.

Sir Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, è tra i primi Di.Vas (definizione da DI.fferente VA.lues = Divas) di Valentino uomo che si presta per la campagna pubblicitaria Valentino Pink P.P. Il Valentino DI.VAs è un personaggio poliedrico di codici e valori interiori, creato dal direttore creativo della maison Pierpaolo Piccioli. Per lo stilista, dal cinema, alla musica, dalla letteratura allo sport, ciascun Di.Vas svolge un ruolo chiave nel sostenere la nuova visione guadagnando in diversità. Hamilton entra nei valori di Piccioli con la sua autenticità.
    Considerato uno dei piloti di maggior successo in Formula1, l’approccio di Lewis fuori pista è dedicato, attraverso la sua posizione e la sua piattaforma, a guidare il cambiamento nel motor-sport per le generazioni future.

Nel 2021 Lewis ha lanciato una fondazione, Mission 44, che mira a sostenere i giovani provenienti da gruppi sottorappresentati in Regno Unito, attraverso partnership strategiche, collaborazioni, donazioni e advocacy. “Grandi cose accadono – commenta il pilota – quando abbracciamo il nostro io autentico, ma accadono cose ancora più grandi quando ci riuniamo per scambiare le nostre visioni, valori e creatività. Sono onorato di unire le forze con Pierpaolo e Valentino, un marchio che ho da tempo ammirato, per celebrare la Pink PP Collection”.


    “Nella sua breve biografia su Instagram, Lewis scrive ‘Uguali diritti per tutti. L’amore è tutto’. Poche parole che vogliono dire molto. Lewis è un interprete, è in grado di usare la sua energia per esprimere la sua autenticità. Il talento che diffonde con tutta la sua persona va ben oltre la sua sportività eccellenza e abbraccia tutto ciò che fa”.
    Hamilton lavorerà anche su Valentino the Narratives, la prima campagna di solo testo del settore che invita noti personaggi a prestare la propria voce per creare campagne di grande impatto.
    In autunno Hamilton presterà una citazione personale a questa iniziativa sul tema di “Amore”, che verrà visualizzata in finestre selezionate di librerie indipendenti all’interno Londra, segnando la prima volta che la campagna entrerà nel Regno Unito. (ANSA).

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Marco De Vincenzo nuovo direttore creativo di Etro controllata da fondo L Catterton

Marco De Vincenzo é il nuovo direttore creativo di Etro, la maison del lusso fondata nel 1968 da Gerolamo Etro e ora controllata dal fondo di private equity L Catterton. Dal primo giugno – si legge in una nota – De Vincenzo coordinerà le diverse collezioni donna, uomo e home.

Il debutto di Marco De Vincenzo alla guida stilistica della maison avverrà con la collezione donna primavera/estate 2023 durante la prossima edizione di Milano Moda Donna a settembre 2022.

Dopo il diploma allo Ied-Istituto europeo di design di Roma, nel 2000, De Vincenzo ha stretto una lunga collaborazione con Fendi per le linee accessori, per poi lanciare la sua linea di prêt-à-porter femminile nel 2009, anno in cui è stato insignito del primo premio del concorso Who is on next?, organizzato da Altaroma.

(ANSA).
   

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Dai funghi arriva la nuova borsa green di Stella McCartney in pelle di micelio

Stella McCartney annuncia l’arrivo in commercio della sua nuova borsa green, la Frayme Mylo, realizzata in pelle di micelio, ovvero di funghi, avvistata già sulla passerella dell’ultima sfilata della griffe nel marzo scorso. Il lancio della borsa fa parte della più ampia campagna estiva del marchio, intitolata “Fashion Fungi”, che fa un viaggio psichedelico nella natura. Fondato sull’idea che i funghi ci connettono tutti, la campagna è ispirata alle qualità trasformative e trascendentali di questi incredibili organismi, come si vede nel documentario Fantastic Fungi.

La campagna vede la partecipazione del micologo britannico e autore di Entangled Life Merlin Sheldrake, che aiuta a raccontare la storia intrecciata di funghi e umanità, colmando il passato della nostra specie e fornendo speranza per il futuro del nostro pianeta. Collaborazioni esclusive includono esperienze con rinomati chef di tutto il mondo Raymond Blanc, Mary McCartney, Sophia Roe e SunPedal, esplorando il potenziale dei funghi come fonte di cibo vegano sostenibile e nutriente. La campagna è accompagnata dal musicista e compositore Cosmo Sheldrake, che ha creato una musica sintetizzante ultraterrena dalla crescita dei funghi.

“È stato un onore collaborare così strettamente con Stella e il suo team -commenta Dan Widmaier, Fondatore e ceo Bolt Threads che sostiene ricerca di bioproduzioni – mentre aprono nuovi orizzonti nella moda di lusso con Mylo. La loro categoria che definisce la leadership della moda senza animali e il campionato di materiali sostenibili sta aprendo la strada verso un’industria della moda più responsabile. Portare sul mercato la prima borsa di lusso realizzata da Mylo è una pietra miliare per i consumatori coscienziosi, l’industria dei biomateriali e il futuro della moda di lusso”. Stella McCartney è la prima azienda della moda a lanciare accessori realizzati con Mylo in collaborazione con Bolt Threads: un’alternativa vegana alla pelle, sostenibile e non di derivazione animale, ottenuta dal micelio contenuto nelle radici dei funghi, una risorsa infinitamente rinnovabile. (ANSA).

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Valentino Garavani, l’ultimo imperatore della moda festeggia 90 anni

Finiti i tempi di feste faraoniche con centinaia di invitati che arrivavano a Roma da tutto il mondo con i loro jet privati, “a causa della pandemia che ancora non è stata debellata e della paura del contagio”, Valentino Garavani, Ultimo Imperatore della Moda, festeggerà l’11 maggio a Roma i suoi memorabili 90 anni, circondato dai suoi amici più intimi. Tra questi l’inseparabile compagno di vita e di affari Giancarlo Giammetti, Daniela Giardina, portavoce storica dello stilista, i fratelli brasiliani Sean e Anthony de Souza e i loro genitori Carlos Souza e la socialite brasiliana Charlene Shorto de Ganay, entrambi ex pierre di Valentino.

Valentino e Giammetti sono i padrini di Anthony e Sean. Location deputata ad ospitare la festa sarà probabilmente la villa sita sulla via Appia Antica, scelta per festeggiare il compleanno tra le numerose magioni di lusso dello stilista sparse nel mondo. Tra queste, il Castello di Wideville, a Davron Crespières, vicino Parigi, acquistato nel 1995, residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari; il palazzo ottocentesco a Holland Park a Londra, nel cui salone si trovano i cinque quadri di Pablo Picasso che fanno parte della collezione dello stilista; l’attico a NY a Park Avenue e lo Chalet Gifferhorn, dimora invernale dello stilista a Gstaad; uno splendido yacht. “Valentino non concede interviste ultimamente – spiega Daniela Gardina al telefono con l’ANSA – per evitare contatti, ma anche per non creare pericolosi assembramenti. Sarà tuttavia felice di festeggiare il suo compleanno con il suo entourage di sempre. Ricordiamo con piacere l’epoca degli eventi oceanici, ma quel modo di festeggiare non esiste più portato via dalla pandemia”. Ma forse non esiste più neppure quel mondo glamour tanto amato da Valentino Clemente Ludovico Garavani, alias Valentino, nato a Voghera, l’11 maggio 1932, creatore negli anni Sessanta dell’omonimo marchio del lusso a Roma, con sede prima in via Condotti e poi nell’iconico atelier di Piazza Mignanelli. Ben presto frequentato dalle lady del jet set internazionale, e ora diretto da Pierpaolo Piccioli.

La Città Eterna è sempre stata la sede del “cuore” di Valentino, pur avendo scelto Parigi per sfilare con il pret a porter sin dal 1975 e con l’haute couture dal 1988. Roma, un punto fermo, rispetto ai passaggi di proprietà del marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca Hdp, rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto, passato al fondo Permira e infine nel 2007, alla moglie dell’emiro del Qatar, la potente Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned , seconda delle tre mogli di Hamad bin Khalifa. Tuttavia, sembrava che Valentino non avesse mai smesso di fare il suo lavoro di stilista. “Disegna abiti anche la notte” confidava nel 2007 Giammetti, mentre in una colazione per poche giornaliste nel loro superattico di via dei Condotti, la coppia rivelava tutto sulle feste dei 45 anni di attività che avevano in programma di fare a Roma. Il suo addio alla moda a Roma durò tre giorni, con party da mille e una notte. L’evento più glamour mai progettato nel mondo della moda.

Furono invitati principi e principesse, dive di Hollywood e capi di stato, che assistettero a una retrospettiva di abiti d’archivio all’Ara Pacis, a una sfilata di alta moda tutta di colore rosa nel complesso di S. Spirito in Sassia, a un galà tra le colonne del Tempio di Venere, mai concesso prima di allora, con il Colosseo sullo sfondo e il premio Oscar Dante Ferretti a curare la scenografia. Infine, a un galà con ballo e concerto live di Annie Lennox in una pagoda cinese color, oro, nero e rosso (la sua cromia preferita, un incrocio fra carminio, porpora e cadmio) allestita nel Parco dei Daini, nel cuore di Villa Borghese. Mille invitati vi ballarono fino all’alba. Valentino era circondato da Caroline di Monaco, Claudia Schiffer, Mick Jagger e altre celebrities. Una festa colossal che gli fece meritare appieno il soprannome di ‘Ultimo Imperatore’ della moda. Stesso epiteto che diede in seguito il titolo al docu-film, The Last Emperor, diretto dal regista Matt Tyrnauer, pellicola sugli ultimi due anni di attività dello stilista, girata tra passerelle, back stage e interviste. (Patrizia Vacalebri – ANSA)

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Grace Wales Bonner sarà la guest designer di Pitti Immagine Uomo 102 a Firenze

La giovane stilista anglo-giamaicana Grace Wales Bonner è la guest designer di Pitti Immagine Uomo 102 che si svolgerà a Firenze, alla Fortezza da Basso, dal 14 al 17 giugno. La designer presenterà, in una location ancora da svelare, la collezione primavera- estate 2023.
“Questa è per me un’opportunità speciale: esprimere la visione di lusso culturale di Wales Bonner, nel contesto di un’istituzione come Pitti Uomo”, le parole della stilista che ha lanciato il suo brand Wales Bonner dopo la laurea alla Central Saint Martins nel 2014. Il marchio è animato da un’ampia ricerca culturale e abbraccia una molteplicità di prospettive: nato come menswear brand, si è presto esteso anche alla moda donna.

Grace Wales Bonner ha ricevuto numerosi premi, tra i quali l’Emerging menswear designer ai British fashion awards (2015), l’Lvmh young designer prize (2016) oltre ad aver vinto il British fashion council/Vogue designer fashion fund (2019) e il premio Cfda international men’s designer of the year (2021).
    Inoltre nel 2019, la stilista è stata invitata da Maria Grazia Chiuri a collaborare da Dior per reinterpretare la silhouette New Look della maison per la collezione Resort 2020. (ANSA).
   

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La gravidanza diventa un atto politico grazie a Rihanna che rivoluziona la moda pre-maman

Pancia e’ bello, anzi bellissimo: era dai tempi di Demi Moore nuda su Vanity Fair che la copertina di una donna molto incinta non faceva tanto scalpore. Con un body-suit di pizzo arancione firmato Alaïa, Rihanna e’ regale sul numero di maggio di “Vogue”.

Rihanna – Vogue May 2022 Cover Story

“Spero che saremo in grado di ridefinire cosa e’ considerato ‘decente’ per una donna in gravidanza”, ha detto la cantante, attrice, stilista e donna d’affari che Annie Leibovitz, la stessa che nel 1991 immortalo’ la Moore, ha fotografato per la rivista di Anna Wintour.
    Da quando in gennaio ha annunciato su Instagram che avra’ un bebe’ con il partner A$AP Rocky, Rihanna mette in mostra il pancione coperto solo da veli o catenine che servono solo ad accentuare il suo cosiddetto ‘stato interessante’. “Vestirsi e’ troppo divertente. Non lascero’ che questo cambi perche’ sta cambiando il mio corpo”, ha detto la superstar alla bibbia dell’industria della moda, e Vogue concorda: “Negli ultimi mesi ha riscritto letteralmente le regole della moda premaman con una manovra stupefacente di stile dietro l’altra”.

Tanti esempi eclatanti, come quando, all’ultima sfilata di Dior, e’ arrivata con un baby doll di pizzo della maison modificato, con l’aiuto del suo stylist Jaheek Weaver, eliminando la fodera e rendendolo completamente trasparente. Per il “New York Times” la scelta e’ profondamente politica in giorni in cui l’autonomia delle donne e’ di nuovo minacciata e il diritto a controllare il proprio corpo si incrocia con quello di vestirsi come pare a loro. E dunque al bando gli abiti ‘tenda’ come quelli “alla marinaia” indossati da Lady D, o i goffi jeans premaman. Rihanna spiega quanto sia fuori luogo per lei la vergogna della pancia: “Il mio corpo sta facendo cose incredibili in questo momento e non me ne vergogno per niente.


    Stavolta dev’essere una celebrazione. Perche’ dovresti nascondere la tua gravidanza?”. (ANSA).

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Mariacarla Boscono testimonial della Cage Bag di Ferragamo ispirata al sandalo Kimo

Colorata, versatile, dalla doppia anima e dalla forma a secchiello intrecciato: Ferragamo lancia la borsa dell’estate, il nuovo modello Cage Bag. La presentazione coincide con quella della campagna di cui è protagonista la top model Mariacarla Boscono. La nuova borsa ha la forma di un secchiello bombato e intrecciato. E’ ispirata al celebre sandalo Kimo creato da Salvatore Ferragamo nel 1951 – tomaia in pelle intrecciata con calzino in pelle o seta intercambiabile – e ha una costruzione a gabbia molto leggera, esempio di architettura applicata alla pelletteria, che richiede numerosi passaggi di realizzazione.


Caratteristica distintiva della Cage Bag è l’essere due borse in una: il sacchetto interno con lacci è completamente estraibile e intercambiabile ed è proposto in pelle, tono su tono o a contrasto, in tessuto naturale o in seta con delle stampe foulard d’archivio, rivisitate per la Primavera/Estate. Mariacarla Boscono interpreta la Cage Bag in una serie di immagini e uno short movie realizzati negli spazi delle ex Cartiere Burgo di Torino, simbolo dell’architettura espressiva, scultorea e sensuale di Oscar Niemeyer. (ANSA)

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Sono ispirati alle star di Hollywood gli occhiali Cucinelli di Oliver Peoples

L’azienda di occhialeria californiana Oliver Peoples e la maison Brunello Cucinelli annunciano il secondo capitolo della loro partnership che realizza la linea di occhiali da sole per l’azienda di Solomeo. Ispirata alle grandi icone del cinema, la collezione Primavera 2022 riprende gli elementi stilistici della tradizione e li rivisita con tonalità moderne e dettagli inediti, presentando inoltre quattro nuovi modelli nati dall’unione fra montature best-seller e colori e materiali esclusivi.

Capannelle, Gerado, Eduardo e Jep sono i nomi delle nuove creazioni. Capannelle è un modello multi-materiale che rende omaggio agli occhiali da sole visti sui volti delle star dell’era d’oro di Hollywood.
Contraddistinto da lenti quadrate e da dettagli in acetato e metallo sul ponte e sui cerchi, questo modello è disponibile con lenti da sole e filtro per luce blu. Gerado è un modello sofisticato realizzato con frontale in acetato e aste in metallo. Eduardo ha lenti di forma panthos, e Jep, montatura classica in spesso acetato. Ad ampliamento della collezione vengono poi proposti due modelli in vero corno di origine sostenibile: Jep e Filu’. Infine, Oliver Sun, montatura evergreen, quadrata, in acetato, ora disponibile in cinque nuove colorazioni. I colori della collezione si ispirano agli elementi della natura e sono pensati per essere abbinati agli outfit 100% Brunello Cucinelli. La nuova collezione primaverile propone nuance Oliver Peoples classiche quali Lbr, Vsb, miele e Canarywood sfumato, novità di questa collaborazione. (ANSA).

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Gucci 100, nuova campagna celebra legame maison con musica

“L’anniversario per il centesimo compleanno rappresenta per me un’occasione per testimoniare l’eterna vitalità di Gucci che anno dopo anno rinasce, si rinnova, ristabilisce un inconsueto rapporto con la contemporaneità, come un fanciullo perenne che guarda al mondo con sguardo potente. Ho riconosciuto il dato della sua giovinezza nell’aver intercettato e attraversato, da un secolo a questa parte, la cultura popolare in ogni sua forma.Prima fra tutte, la musica: l’unica espressione, oltre alla moda, più reattiva ai tempi che mutano e segnano il nuovo, l’oggi, l’adesso”. Così il direttore creativo di Gucci Alessandro Michele che ha pensato alla nuova campagna come omaggio al centenario della maison.

Gucci 100 manifesta la connessione tra due linguaggi universali, quello del vestire come dichiarazione di identità e quello della musica, che appartiene alla memoria collettiva. Tutto parte dalla riflessione su un numero: 22.705. 
    Sono così tante infatti le canzoni nei cui testi è presente la parola “Gucci” dal 1921 a oggi, secondo quanto fornito da Musixmatch, la Music Data Company che gestisce il catalogo più grande al mondo di testi di canzone che ha collaborato con la maison in questa ricerca. Capi e accessori riportano il logo Gucci 100 o sono decorati con i versi di tre canzoni scelte da Alessandro Michele tra i testi che nominano il brand: Music is Mine Gucci Seats Reclined, tratto dalla canzone The R del 1988 cantata da Eric B. & Rakim, This One’s Dedicated To All You Gucci Bag Carriers Out There It’s Called You Got Good Taste del brano You Got Good Taste”,del gruppo rock The Cramps (1983) e And The Men Notice You With Your Gucci Bag Crew da Fuck Me Pumps (2003) di Amy Winehouse. 


    Jazz, Psychedelic, Japanese Punk, Disco, Hip Hop, Afrobeat: sono i fondali sonori su cui si muovono i protagonisti di un viaggio lungo un secolo dove sono cambiati sound, armonie, movimenti, gusti e stili. Realizzata da Joshua Woods sotto la direzione creativa di Alessandro Michele, la nuova campagna vuole trasmettere il piacere della convivialità, la bellezza del ballo, l’energia travolgente della musica. (ANSA). 

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Valentino sfila per le strade di Parigi con la collezione Primavera Estate 2022

La moda Valentino nasce in Atelier, passa per il defilé e prende vita nelle strade. Valentino Rendez-Vous è il titolo della collezione donna e uomo Primavera Estate 2022 presentata durante la Paris Fashion Week. Pierpaolo Piccioli, mente creativa del marchio, continua la sua incursione nell’heritage della Maison ritracciando a percorsi simbolici della storia del marchio fondato a Roma nel 1960 da Valentino Garavani. Alcuni capi sono icone del marchio del passato, rieditate con esattezza e riportano la nuova etichetta Valentino Archive, un viaggio nello spazio e nel tempo che converge con oggi  incontrando fisicità e modi d’essere di oggi. Capi iconici come l’abito bianco di Marisa Berenson, il cappotto maculato, gli abiti a fiori fotografati da Chris von Wangenheim diventano i key look della collezione con nuove interpretazioni. Fiori tridimensionali, camicie trasparenti con applicazioni, tessuti intarsiati e altri laserati. La collezione co-ed di Valentino si arricchisce anche con piume fluttuanti, materiali metallizzati, paillettes e fittissimi drappeggi sembrano diventare quasi una plissettatura.

Pierpaolo Piccioli rielabora il concetto di tailoring utilizzando il croccante taffetà (principalmente usato per collezioni Haute Couture) e propone la giacca, l’anorak, la camicia oversize, i bermuda,  con nuovi volumi con colori acrilici in contrasto. Altro distintivo della Maison Valentino gli accessori. Per la collezione Primava Estate 2022 anfibi di ispirazione underground, sandali alla schiava con fasce Valentino Garavani Roman Stud, una riedizione del sandalo serpente e le borseRoman Stud con una singola maxi borchia centrale. Sul finale, il modelli escono dal Carreau du Temple e il marciapiede si trasforma in catwalk liberando lo spirito di Valentino per le strade di Parigi.

di Simone Vertua per L’Officiel Italia

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Stefano Ricci sfila alle cave di Carrara per una collezione tributo a Michelangelo

Il bianco di Carrara esalta la collezione primavera-estate 22 del designer fiorentino Stefano Ricci, che propone un vero e proprio tributo al genio di Michelangelo. La collezione è un viaggio ideale attraverso la radice dei capolavori ma anche di studio del lavoro manuale tra cave, marmi e laboratori d’arte. Le ispirazioni sono il calco del Canova custodito presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, il Polvaccio che porta il nome del Buonarroti, le montagne (per capire il lavoro dei cavatori), e il laboratorio Cave Michelangelo.

In questi luoghi sono state ambientate le riprese e gli scatti della nuova collezione. “Il mondo è cambiato – spiega Niccolò Ricci, Ceo del gruppo fiorentino -. Siamo ripartiti dalla consapevolezza di quanto il nostro Paese sia amato nel mondo per le proprie eccellenze. E quale messaggio di italianità non potevamo prescindere da un tributo al genio di Michelangelo e dei suoi marmi”. Intanto arrivano segnali significativi a livello di numeri, infatti il primo quadrimestre 2021 segna una crescita sul 2020 pari a un +40% a cambi costanti, trainata dai risultati in Cina, Russia e Cis, e Nord America. (ANSA). 

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Trussardi rinnova il team creativo con Serhat IşÕk e Benjamin A. Huseby noti per il loro brand GmbH

Serhat IşÕk e Benjamin A. Huseby sono i nuovi nuovi direttori creativi della maison Trussardi, come annuncia il brand in una nota, dove spiega che il duo guiderà il nuovo corso del marchio sotto un’unica label Trussardi e supervisionerà tutti gli aspetti riguardanti l’immagine, dal design al branding.

Benjamin Alexander Huseby and Serhat Isik (Photo by Darren Gerrish/WireImage for Dazed Media)

Serhat IşÕk e Benjamin A. Huseby sono noti per il loro marchio GmbH, fondato a Berlino nel 2016, con cui hanno portato al centro dell’attenzione tematiche legate ai concetti d’inclusività e responsabilità sociale. 
   “Trussardi si distingue per il suo heritage e per il suo enorme potenziale. Siamo stati attratti – dicono Serhat IşÕk e Benjamin A. Huseby – dalla possibilità di dar vita ad una nuova era”. 
    “Serhat e Benjamin – commenta il ceo Sebastian Suhl – daranno una visione forte e distintiva a Trussardi. L’intero team ed io siamo molto contenti di intraprendere questo nuovo percorso con loro; con l’obiettivo di offrire al mercato un’esperienza di lifestyle moderno e responsabile”. 


    Parallelamente al loro ruolo in Trussardi, Serhat IşÕk e Benjamin A. Huseby continueranno a seguire il loro brand GmbH. La collezione Autunno-Inverno 2022 sarà la prima che i nuovi direttori creativi firmeranno per Trussardi, marchio fondato a Bergamo nel 1911 come azienda manifatturiera di guanti, oggi Controllato in maggioranza dal fondo di private equity italiano QuattroR. (ANSA). 

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Marras sfila nel complesso Nuragico di Barumini in Sardegna, secondo l’UNESCO tra i siti archeologici i più importanti al mondo

Sfila al complesso Nuragico di Barumini, sito archeologico tra i più importanti in Europa, la nuova collezione di Antonio Marras, che per lo stilista di Alghero tutto il mondo dovrebbe conoscere come l’Isola di Pasqua o Machu Picchu.  Lo short movie, ambientato in uno dei 55 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List, ha un cast quasi interamente sardo, sempre “con l’intento di dimostrare che in Sardegna si è in grado di realizzare eventi con risorse locali degne dei grandi show di Milano, Parigi e New York”

Anche grazie alla partnership con la Fondazione Sardegna Film Commission della Regione autonoma della Sardegna e al sostegno di Sardegna Teatro, della Fondazione Barumini Sistema Cultura e del Comune di Barumini, che hanno aiutato a trasformare questo sogno in realtà. Sulla strada verso il sito, che fa da passerella, tutte le passioni e gli stilemi di Marras: i tessuti stampati, vellutati, jacquardati e materici, le rose, gli scozzesi, i colori forti come il nero e il rosso, il giallo e il verde, ma anche le paillettes, i tulle, le piume, i ricami e gli strass sparsi in abiti iperfemminili dallo stile volutamente un po’ retrò ma non nostalgico, fatto di volumi strizzati in vita, ma poi ampi e svolazzanti. Per lui, invece, completi in gessato o in patchwork ricamato e felpe con scritte in sardo. 
Tutti insieme, uomini e donne, in un corteo aperto da due bambini, camminano verso questo luogo sacro a chiedere l’intercessione alla dea del luogo per la fine della pandemia. 
Al tramonto la liberazione, con un ballo collettivo su musica dal vivo di un artista sardo. (ANSA).