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Samuel Heron: la moda è confusa, ostentata e omologata!

La musica, è ciò che più mi fa avvicinare alla serenità, da me tanto ambita.
La mia musica è il mezzo attraverso il quale riesco ad esprimere ciò che sono veramente, il ritorno alla genuinità, a quell’artigianato, figlio del nostro patrimonio culturale, ormai quasi perduto.
Per guardare al futuro, bisogna riscoprire i valori del passato, ora più che mai.

La moda, riflette esattamente la società, ultimamente infatti, è confusa, ostentata, ed omologata.
L’alta moda è diventata per tutti, perdendo quell’esclusività e quella classe, che ha sempre contraddistinto la sua eleganza ed il suo tenore. Io ho sempre creato la mia moda, attraverso capi iconici, che ho portato come bandiera rappresentativa del mio personaggio.Maglietta bianca, coppola e mocassino, questa è la mia moda, questa è la mia eleganza, se pur semplice.

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Sergio Sylvestre: “La musica è vita mentre la moda riflette è uno stato d’animo”

“Per me la musica è vita, è un mezzo per esprimere me stesso, le mie idee e raccontare tutto ciò che negli anni mi ha emozionato e reso quello che sono oggi.

La moda credo sia un mezzo per esternare visivamente quello che ho dentro: la mia appartenenza, le mie origini, e perché no…anche il mio stato d’animo. Come nella moda ogni stagione porta un cambiamento e questo mio nuovo progetto è come se fosse per me una nuova collezione da presentare”.

Sergio Sylvestre

 

E’ appena uscito “Story of my life” il nuovo singolo di Sergio Sylvestre con il feat di Alborosie fondatore dei Reggae National Tickets.

 

foto di: Simone Conte

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Dogma 93 il nuovo disco di Lowlow per chi ora si sente solo

L’urgenza di comunicare in un momento difficile e di solitudine, ognuno chiuso nella sua casa. E’ stato questo a spingere il rapper Lowlow (all’anagrafe Giulio Elia Sabatello, romano, classe 1993) ad andare avanti con il suo nuovo progetto discografico dal titolo Dogma 93 (per Sony Music) nonostante la situazione e a non tirarsi indietro davanti all’emergenza che sta piegando il Paese.

“Sicuramente è tutto molto più complicato ora – racconta al telefono dalla sua casa di Milano Lowlow, nome d’arte nato da una deformazione del nomignolo usato dalla madre quando era piccolo (Lolo) -, ma non ho mai pensato davvero di posticipare l’uscita del disco perché è un momento troppo importante per me e per la mia carriera e poi perché in questo momento c’è bisogno di qualcosa di bello. Il mio è un piccolo gesto che può aiutare chi è chiuso a casa. Un augurio e una speranza, perché dobbiamo tutti sforzarci di essere positivi”. E neanche a farlo apposta c’è un verso nel brano Quello che cerco che rispecchia bene questo sentimento: “E quel giorno pure un sasso sarà bello, e avrà avuto un senso fare tutto questo. Succederà”. “Ero partito da un’analisi di me stesso che si è trasformata in un messaggio a tutti coloro che stanno attraversando un periodo difficile. Forse è nei momenti di difficoltà che la mia musica può raggiungere le persone, dire agli altri che non sono da soli a soffrire e a sperare che le cose cambino”, spiega Lowlow che con il suo nuovo album vuole aprire “una crepa nella curiosità dell’ascoltatore”. Dogma 93 – le cui produzioni sono di Big Fish – è un disco “cinematografico” (a partire dal titolo che cita esplicitamente Lars von Trier e il suo Dogma 95) costruito per immagini e su storie che si rincorrono tra i 14 brani presenti. Arriva a due anni di distanza da Il Bambino Soldato e segna un ulteriore tassello nel processo di maturità della scrittura del rapper romano.

“Il cinema è una grande fonte di ispirazione per me. E come i registi danesi che puntavano ad avere una loro cifra stilistica, il mio Dogma è una sorta di manifesto che risponde a una ricerca interna di una mia identità più che a un rifiuto di ciò che mi circonda”, spiega il rapper con la sua parlantina veloce. Nel disco trovano spazio temi che hanno un valore tanto personale quanto universale come il rapporto con l’ambizione (Superuomo), con il male (Io potrei), con una società che ha la tendenza di escludere chi non non riesce a rientrare nei rigidi parametri del sistema (Jones Town), con una generazione che fatica a trovare il suo posto nel mondo (Non siamo niente), con l’anoressia (La ragazza nello specchio). “Ero fermo da un anno e mezzo. Venivo da un periodo cupo, durante il quale non mi ritrovavo in nulla e mi sentivo un reietto e un escluso. La scrittura terapeutica mi ha dato forza e ora cerco di portare l’estetica che piace a me, nella quale parole e scrittura vengono prima di tutto”, racconta ancora Lowlow. “Al 49% sono un superuomo, al 51% un renegade, un rinnegato”. (di Claudia Fascia per Ansa).

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“Me ne frego” di Achille Lauro è certificato disco d’oro

ME NE FREGO di Achille Lauro è CERTIFICATO DISCO D’ORO. Cresce il successo del brano con cui l’artista, attraverso le sue performance dirompenti e teatrali, ha rotto ogni schema dello spettacolo musicale sul palco dell’Ariston, confermandosi icona della musica e dello spettacolo. La certificazione è solo l’ultimo dei traguardi raggiunti da Lauro in questo 2020: dopo il successo al Festival di Sanremo, è stato nominato Chief Creative Director di Elektra Records da Warner Music Italy.

foto Luca D’Amelio

Recentemente l’artista ha annunciato il suo attesissimo ritorno sui palcoscenici più importanti d’Italia, con ACHILLE LAURO LIVE 2020, in cui presenterà sul palco il suo alter-ego “ACHILLE IDOL” IMMORTALE. A grande richiesta raddoppia infatti la data al Palazzo dello Sport di Roma: all’appuntamento già annunciato del 31 ottobre si è aggiunta una nuova data, il 30 ottobre. Oltre alla doppietta nella sua città, il tour- prodotto da F&P, toccherà anche le città di Milano (17 ottobre – Lorenzini District), Torino (19 ottobre – Teatro della Concordia), Cesena (22 ottobre – Nuovo Carisport), Napoli (24 ottobre – Casa della Musica), Firenze (28 ottobre – Tuscany Hall). I live di Achille Lauro non saranno semplici concerti musicali, ma vere e proprie performance artistiche e teatrali: luci, suoni, scenografie, costumi e performance per un live ispirato alle più grandi produzioni internazionali.

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PIERO PELU’ duetta con GRETA THUNBERG

PIERO PELÙ, in pausa dai suoi Litfiba, pubblica un nuovo sorprendente brano: PICNIC ALL’INFERNO, disponibile da oggi, venerdì 18 ottobre, in radio, digitale e streaming. Il brano, prodotto con grande armonia e intesa da Piero Pelù e Luca Chiaravalli, è accompagnato da un video, diretto da Pelù con la preziosa assistenza di Olmo Parenti e Marco Zannoni.

 Da sempre sensibile alle tematiche dell’ambiente e del clima (Peste 1988, Woda Woda 1990, Stesso Futuro 2002, Tribù 2006, Intossicato 2016, Eutòpia 2016), Piero Pelù riprende in modo musicalmente inaspettato il discorso che Greta Thunberg fece nel dicembre 2018 a Katowice (Polonia) in occasione della COP24, elaborando un brano in cui la sua eclettica voce si incontra e si alterna con quella della giovane attivista svedese, in una sorta di “originalissimo duetto”.

 

La potenza e il ritmo del rock, del blues e del gospel si fondono per creare un brano assolutamente innovativo, in cui il rocker conferma la sua eterna voglia di sperimentare e di allargare gli orizzonti della sua musica, senza mai perdere il suo marchio di fabbrica. Il 13 novembre da Roma parte il “BENVENUTO AL MONDO TOUR”, sei concerti in altrettante importanti città italiane che vedranno esplodere la leggendaria energia live dell’artista fiorentino.

Pelù sarà accompagnato sul palco dai Bandidos (Giacomo Castellano “James Castillo”- chitarra, Luca Martelli “Luc Mitraglia”- batteria, cori e sequenze, Dado Neri “Black Dado” – basso, doppia chitarra e cori), pronti ad infiammare il pubblico in un live show che si preannuncia sorprendente, grazie anche alla potenza del sound di Piero!

 

 

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MIKA con DOMANI canta per la prima volta in italiano

Mika pubblica per la prima volta una canzone tutta in Italiano! Dopo il successo di Stardust featuring Chiara Galiazzo (4 dischi di platino), che aveva solo una piccola porzione di testo nella nostra lingua, è uscito Domani, adattamento del suo singolo internazionale Tomorrow, estratto dal nuovo album ‘My Name Is Michael Holbrook’. La canzone, programmata dalle radio ad altissima rotazione già da alcuni giorni, sarà un singolo pubblicato esclusivamente in digitale.

La musica, composta da Mika e Paul Dickson è accompagnata da un testo scritto dallo stesso Mika insieme a Davide Petrella (coautore di Cesare Cremonini, Fabri Fibra, Gianna Nannini, Jovanotti…). Mika ha raccontato così l’ispirazione della canzone: “In un mondo in cui c’è sempre un’opinione su tutto quel che viene fatto e ogni errore che facciamo viene catalogato per giudicarci e usato contro di noi, si finisce per aver paura di prendere rischi, buttarsi in qualsiasi avventura. Questa però non è saggezza, o responsabilità, è soltanto paura. A volte, anche quando sappiamo di andare incontro a un disastro, sappiamo che bisogna dire “chi se ne frega del domani”. E se tutto andrà male e verremo giudicato per questo, non ci importa. Una vita vissuta col brivido e con gli errori vale 100.000 vite vissute giocando solo sul sicuro. È una canzone sulla libertà di non avere paura delle conseguenze, di quello che gli altri pensano.”

 

 

Oltre al singolo Domani/Tomorrow, a fare da apri-pista all’album My Name Is Michael Holbrook uscito lo scorso 4 ottobre sono state la hit estiva Ice Cream, e i brani Tiny Love (colonna portante dell’album presente anche in una reprise in chiusura del disco), Sanremo e Dear Jealousy, tutte e cinque accompagnate da video disponibili online.

 

L’album è frutto di una marcata maturazione artistica di Mika, attraverso drammi familiari e gioie personali che l’hanno portato ad aprirsi di più, a prendere rischi e voltare nettamente pagina rispetto al passato in termini di contenuto e di presentazione della propria immagine. Mika apre il proprio cuore e le porte sulla propria vita a chi ascolta la sua musica, mettendo al centro la propria famiglia che è importantissima per l’artista. Lo si vede dai temi affrontati nel disco, dalla canzone Paloma dedicata a sua sorella, all’intero album dedicato alla madre: “Mi sono detto: se la sfida ti lancia una grossa sfida, alza la temperatura, offri il tuo cuore, scrivi melodie. Queste nuove canzoni hanno colori forti e un messaggio intimo, parlano di crescere, mantenendo i miei colori. Mi sono concentrato sull’idea di diventare un adulto senza perdere umanità, calore, il senso dei colori e dell’eccentricità”

 

Terminato il tour in Nord America, Mika sta iniziando la produzione di un nuovo spettacolo. A Novembre porterà le nuove canzoni e i suoi straordinari successi in un tour a grande scala, con uno spettacolo in giro per l’Europa. Il Revelation Tour comincia a Londra il 10 Novembre, per proseguire in Spagna, Francia, Italia (dal 24 novembre), Svizzera, Olanda, Belgio e Lussemburgo.

Il tour italiano promosso da Barley Arts si articolerà in ben 12 tappe nelle grandi arene di altrettante città, un record per un artista internazionale di grosso calibro: Dom 24 Novembre, TORINO (Pala Alpitour); Mar 26, ANCONA (PalaPrometeo); Mer 27, ROMA (Palazzo dello Sport); Ven 29, CASALECCHIO DI RENO, BOLOGNA, (Unipol Arena); Sab 30, MONTICHIARI, BRESCIA (PalaGeorge); Lun 2 Dicembre, LIVORNO (Modigliani Forum); Mar 3, ASSAGO, MILANO (Mediolanum Forum); Sab 1 Febbraio 2020, PADOVA (Kioene Arena); Dom 2, BOLZANO (PalaOnda); Mer 5, NAPOLI (Teatro PalaPartenope); Ven 7, BARI (Palaflorio); Sab 8, REGGIO CALABRIA (Palacalafiore).

Il giro proseguirà nella primavera del 2020 negli Stati Uniti, in Canada, Sud America, Giappone, Cina e Korea. “Anche il titolo del tour si collega al mio percorso di ricerca identitaria e – per l’appunto – rivelazione che ho intrapreso in questa nuova avventura artistica. Sto preparando uno spettacolo ricco di sorprese, forte delle esperienze e del bagaglio acquisito con i miei spettacoli televisivi, ma riportando la musica al centro di tutto. In Italia, poi, per me sarà una emozione viaggiare da un estremo all’altro della penisola. Con Stasera CasaMika vi ho invitati tutti a fare festa a casa mia, stavolta sarò io a venire a casa vostra. Verrò bussando alla vostra porta, città per città. Spero mi accoglierete.”

 

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A novembre il nuovo album di BECK

“Hyperspace”, quattordicesimo album in studio di Beck, sarà pubblicato il 22 novembre su etichetta Capitol Records.

La dimensione sonora  di “Hyperspace” è il frutto delle continue ricerche e  collaborazioni di Beck. Sette delle undici tracce dell’album, tra cui il singolo “Uneventful Days” e “Saw Lightning” vedono la collaborazione di Pharrel Williams, sia nella scrittura sia nella produzione.

 

Dei brani dell’album, “See Through” è co-scritto e co-prodotto con il collaboratore di sempre, Greg Kurstin, “Star” è co-scritto e co-prodotto da Paul Epworth, “Stratosphere” ha il supporto di Chris Martin, il brano che dà il titolo all’album è interpretato insieme a  Terrell Hines, e “Die Waiting” è co-scritto e co-prodotto da Cole M.G.N. con i cori di Sky Ferreira. I membri della band di Beck, Jason Falkner, Smokey Hormel e Roger Manning Jr. hanno suonato gran parte dell’album.

 

 

 

 

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I KRAFTWERK in 3D a Milano

Dopo il successo mondiale riscosso dagli ultimi tour di concerti in 3-D, lunedì 25 maggio al Teatro degli Arcimboldi di MILANO tornano in Italia i KRAFTWERK! I pionieri della musica elettronica si esibiranno dal vivo con un incredibile show multimediale che fonde insieme musica e arte performativa.

KRAFTWERK ROBOTER

I Kraftwerk nascono nel 1970 dall’unione di Ralf Hütter e Florian Schneider.  Da sempre innovatori, fin dalla metà degli anni ’70 i Kraftwerk sono riconosciuti a livello mondiale per la loro rivoluzionaria musica elettronica, i loro paesaggi sonori e le originali sperimentazioni con la robotica e altre tecnologie. Con la loro visione avanguardistica, i Kraftwerk hanno creato la colonna sonora per l’era digitale del XXI secolo.

Kraftwerk – The Catalogue 1 2 3 4 5 6 7 8 Tate Modern

Nelle performance dal vivo dei Kraftwerk – la cui formazione è attualmente composta da Ralf Hütter, Henning Schmitz, Fritz Hilpert e Falk Grieffenhagen – emerge con forza la loro profonda fiducia nell’interazione tra l’uomo e la macchina. Negli ultimi anni, a partire dalla retrospettiva “The Catalogue”, ospitata nel 2012 al MoMA di New York, i Kraftwerk sono tornati alle proprie origini, alla scena artistica e musicale della Düsseldorf di fine anni ‘60. Alla serie di concerti in 3-D al MoMA sono seguite ulteriori presentazioni alla Tate Modern Turbine Hall (Londra), all’Akasaka Blitz (Tokyo), all’Opera House (Sydney), alla Walt Disney Concert Hall (Los Angeles), alla Fondazione Louis Vuitton (Parigi), alla Neue National Galerie (Berlino) e al Guggenheim Museum (Bilbao). Nel 2014, il fondatore dei Krafwerk Ralf Hütter è stato insignito del prestigioso Grammy alla carriera. Ancora nel 2018, i Kraftwerk si sono aggiudicati il Grammy per il miglior album di musica dance ed elettronica con “3-D The Catalogue”, una rivisitazione in chiave high-tech dei precedenti lavori della band.

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LA SINTESI è il nuovo singolo di YLENIA LUCISANO

 “La Sintesi, il nuovo singolo della cantautrice YLENIA LUCISANO, estratto dal suo ultimo album di inediti “Punta da un chiodo in un campo di papaveri”. 

«Ho impiegato anni per capire che la mia non è tristezza, ma malinconia di vivere – racconta Ylenia Lucisano – Mi sento a disagio in alcuni luoghi di questa Terra perché sono alla ricerca continua di un posto migliore dentro di me».

Prodotto da Murdaca Films Production e ideato dalla stessa Ylenia, il video de “La Sintesi” mostra la cantautrice sottoposta a una surreale seduta di psicoanalisi in un bosco cupo e onirico. Affetta da “malinconia”, Ylenia si ritrova a vagare confusa tra gli alberi. Circondata da figure mascherate, la protagonista non può far altro che lasciarsi trascinare in quel mondo dove è più facile indossare una maschera che essere se stessi. Il video è realizzato in collaborazione con Veepee (abiti “Manila Grace”, allestimento “Tomasucci”).

 Il 24 novembre parte dal “Mare Culturale Urbano” di Milano l’“YLENIA LUCISANO EUROTOUR”, il tour europeo realizzato da Freecom con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, che vedrà la cantautrice esibirsinelle più importanti città europee. Special guest della data milanese sarà il cantautore TRICARICO, che recentemente ha pubblicato il nuovo singolo “A Milano non c’è il mare” con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori, a cui tra l’altro ha aperto le date del tour “De Gregori & Orchestra – Greatest Hits Live”.

 

 

 

 

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STRAY BOP è il nuovo album dei BARDAMU’

E’ uscito “STRAY BOP il nuovo album del duo jazz-hip hop BARDAMÙ, formato dai fratelli GINASKI WOP e ALFONSO TRAMONTANA.

 

«Stray Bop non è un progetto jazz con commistioni hip hop, né tantomeno un progetto di musica rap con innesti di musica jazz. Non è un progetto di crossover dichiarano i Bardamù Stray Bop vede la cultura hip hop come naturale evoluzione della cultura jazz. I brani sono suonati interamente dal vivo e con strumenti tradizionali. Tutto quel che si ascolta è suonato dal vivo seguendo i parametri della classiche jazz band. Il progetto è Bop non solo per i richiami al be-bop, ma soprattutto per quel che concerne il piano concettuale: ci rifacciamo alla cultura Bop propria della letteratura americana (Kerouac, Ginsberg, Corso, ecc), dove il linguaggio e le parole vengono utilizzate in modo tale da offrire l’idea del ritmo e della velocità. Ecco perché il rap entra come parte integrante della musica (e non come semplice “commistione” o crossover). Il rap è la parte letteraria che concettualizza l’idea di “essere Stray”: perennemente in viaggio fra città e suoni.  Parlare di musica “Stray Bop” non può essere paragonabile a un progetto di crossover. Non si tratta di un Collage, ma semmai di un Décollage (come i manifesti di Mimmo Rotella, che una volta strappati rivelavano la “memoria” che si celava sotto le immagini). Lo Stray Bop è un linguaggio prima d’ora mai sperimentato sotto questa forma».

 

Questa la tracklist del disco: “Stray Bop” (ft. K.Sparks, DjOoO Child & Marianne Solivan), “Space” (ft. Latasha), “Crossing” (ft Tormento), “Intermezzo” (ft. Michael Imperioli), “Nardis” (live), “And we will dance the love” (ft. Marianne Solivan), “Think of me” (ft. K.Sparks), “Ciudadano del mundo” (ft.Arturo O’ Farrill, Rolà, Orishas, tata Guine & Changuito), “Oban”, “Roll the dice”.

I BARDAMÙ sono due fratelli, Ginaski Wop (batteria, percussioni, sampler, voce) e Alfonso Tramontana(pianoforte, tastiere, sintetizzatore e voce). Da circa vent’anni sono “cittadini del mondo” e creano la loro musica facendosi influenzare da ogni luogo nel quale vivono. Dal 2000 hanno vissuto prima a Cuba, poi a Barcellona e Madrid. Oggi si dividono tra l’Italia, Roma in particolare, e gli Stati Uniti, dove sono un duo apprezzatissimo nei jazz club più importanti di Manhattan. Insieme scrivono musica e testi di tutti i loro brani e li producono e registrano nel loro studio mobile per le vie della città.

 

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LAMPARE è il nuovo videoclip dei TRE TERZI

Oggi esce su YouTube il videoclip di “Lampare” (prodotto da Patridà Records), nuovo brano dei Tre Terzi estratto dall’ultimo album della band palermitana, “Andata e Ritorno”. Il video è stato realizzato con la tecnica illustrativa della Sand Art a cura di Erica Abelardo. 

Ferdinando Moncada, autore del brano, racconta così il significato di “Lampare”: “Dall’estasi contemplativa, provocata da uno scorcio marittimo in una sera di mezz’estate, parte una riflessione sulla pace come condizione dell’essere, sulla labilità della vita, sull’uomo e il suo continuo affannarsi in un disperato anelito d’amore in mezzo alle lotte che non smettono mai. Un momento di pace, una parentesi musicale che ti porta in altri pianeti che per un attimo ti fa dimenticare che l’uomo, a volte, sceglie di stare dalla parte sbagliata”.

 

“Lampare” è il nuovo brano estratto, dopo i singoli di “Chi ci salverà” e della titletrack da“Andata e Ritorno”  , secondo disco in studio dei Tre Terzi:  un concept album di 13 tracce (più una bonus track), che racconta di un vero e proprio viaggio, di tutto quello che accade tra un’andata e un ritorno, tra un battello, le lampare, una tempesta in attesa di “chi ci salverà”.

I Tre Terzi nascono a Palermo nel 2009. Oggi sono formati da Claudio Terzo (voce e chitarre) e Ferdinando Moncada (chitarre), Diego Tarantino (basso), con loro collabora Ferdinando Piccoli (batteria). La band siciliana si esibisce in decine di date in Sicilia (Lampedusa, Marsala, Sciara, Capo Peloro Fest di Messina, Burgio, Santo Stefano di Camastra, Cerami) e in Italia, condividendo il palco con Niccolò Fabi, Alberto Fortis, Lello Analfino, Giuseppe Milici, Gareth Brown, Red Ronnie. Nel 2018 raggiungono le finali del “Fiat Music Tour” Al Teatro Ariston di Sanremo; nello stesso anno sono invitati a suonare a Casa Sanremo nella settimana del Festival di Sanremo. Sempre nel 2018, approdano alle fasi finali per partecipare al Concertone del Primo Maggio 2018 di Roma. Poco dopo si esibiscono al Circolo degli artisti di Roma e al Teatro Golden di Palermo con un concerto sold out in cui suonano i brani tratti dal loro primo disco, dal titolo “Tre Terzi” (2014), registrato e mixato da Riccardo Piparo presso LAB MUSIC. A luglio 2018 esce il secondo disco “Andata e Ritorno”, accompagnato da due videoclip, “Chi ci salverà”  e “Andata e ritorno” 

Il 2019 si apre con un grande appuntamento per la band: i Tre Terzi sono tra i gli artisti protagonisti del Capodanno di Palermo insieme Goran Bregović, Red Ronnie, e altri artisti, davanti ad oltre 100 mila persone. Ad aprile 2019 superano le selezioni regionali e accedono alla finale nazionale della 32sima edizione del SanremoRock, che si è tenuta in giugno al Teatro Ariston di Sanremo. A giugno, I Tre Terzi raggiungono un altro traguardo importante: si esibiscono live nel pre-show di RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO,evento realizzato da Radio Italia grazie alla collaborazione con il Comune di Palermo che si è svolto nella splendida cornice del Foro Italico di Palermo davanti a 50 mila persone, e che ha visto alternarsi sul palco artisti come: Achille Lauro, Benji & Fede, Ghali, Il Volo, Irama, Fiorella, Mannoia, Mahmood, Fabrizio Moro, Nek, Takagi & Ketra con Giusy Ferreri, TheGiornalisti, Paola Turci e Mika. La band palermitana per l’occasione ha portato sul palco il brano “Mal d’Africa”. 

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Edizioni speciali in arrivo per i 50 anni di Abbey Road dei BEATLES

L’8 agosto di 50 anni fa la band più famosa al mondo si fermò fuori dagli EMI Recording Studios di Londra per attraversare, in fila indiana, le strisce pedonali di Abbey Road. Con il fotografo Iain Macmillan in equilibrio su una piccola scala e un vigile urbano a fermare il traffico, i Beatles attraversarono avanti e indietro la strada per tre volte, con John Lennon in testa, seguito da Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison. Vennero scattate solo sei foto, di cui la quinta fu la prescelta per la copertina del penultimo album in studio dei Beatles, Abbey Road, che prende il nome proprio dal viale alberato dove hanno sede gli studi di registrazione. Uscito il 26 settembre 1969, Abbey Road non è l’ultimo album dei Beatles, con Let It Be pubblicato nel 1970, ma fu l’ultimo che John, Paul, George e Ringo registrarono insieme. I Beatles celebreranno il 50° anniversario di Abbey Road con una serie di edizioni particolarmente curate in uscita in tutto il mondo il 27 settembre 2019 per Apple Corps Ltd./Universal Music.

Disponibili già in preorder, i 17 brani dell’album vengono presentati con un nuovo mix del produttore Giles Martin e di Sam Okell, in stereo, stereo in alta risoluzione, 5.1 surround e Dolby Atmos, a cui sono state aggiunte oltre 23 tracce tra sessioni di registrazione e demo, la maggior parte dei quali era rimasta finora inedita.

Questa è la prima volta che Abbey Road viene remixato e pubblicato con l’aggiunta di sessioni di registrazioni e demo. Queste ampie nuove edizioni seguono il successo di quelle realizzate per Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band e The BEATLES (‘White Album’), uscite rispettivamente nel 2017 e 2018. Per creare il nuovo mix stereo, il 5.1 surround e il Dolby Atmos, Martin e Okell hanno lavorato con un esperto team di ingegneri e specialisti del restauro del suono agli Abbey Road Studios. Tutti i nuovi formati di Abbey Road contengono il nuovo stereo mix, realizzato direttamente partendo dalle otto tracce dei nastri originali. Nella produzione del nuovo mix, Giles è stato guidato dal mix stereo originale supervisionato all’epoca dal padre George Martin.

 

Il Box Super Deluxe di Abbey Road contiene 40 tracce, compreso un Trial Edit & Mix del leggendario “The Long One”, il medley che occupa gran parte del Lato B dell’album, su tre CD (stereo) e un Blu-Ray (in Dolby Atmos, 96kHz/24 bit High Resolution stereo, 96 kHz/24 bit DTS-HD Master Audio 5.1). Oltre ai 4 dischi è presente un book con copertina rigida di 100 pagine, con prefazione di Paul McCartney, introduzione di Giles Martin e capitoli dettagliati e profondi scritti dallo storico, autore e radio producer Kevin Howlett, che raccontano i mesi che precedettero le sessioni di registrazione di Abbey Road, oltre a un track-by-track e ad annotazioni sulle sessioni, sulla copertina e il photo-shoot, e le prime reazioni alla pubblicazione dell’album. È presente anche un saggio dell’autore e giornalista musicale David Hepworth che esamina le influenze dell’album in questi 50 anni. Il meraviglioso book è corredato da foto rare o inedite, comprese molte scattate da Linda McCartney. Ci sono inoltre immagini mai pubblicate di testi scritti a mano, appunti e persino una partitura di George Martin, ma anche stralci di corrispondenza tra i Beatles, calendari delle sessioni, custodie dei nastri e riproduzioni delle pagine pubblicitarie. Le 40 tracce dell’edizione Super Deluxe saranno disponibili inoltre per l’acquisto digitale e in streaming in risoluzione standard, in MFiT e in High Res 96kHz/24 bit per il download.

 

La versione Deluxe Vinyl Box in edizione limitata contiene le 40 tracce in 3 vinili da 180g. Il disco con il nuovo mix dell’album è contenuto in una busta che riproduce fedelmente l’artwork originale mentre i due LP con le session sono racchiusi in un’altra busta, il tutto in un box apribile con un inserto di 4 pagine. L’edizione Deluxe 2CD contiene le versioni nel nuovo stereo mix, quelle dalle sessioni di registrazioni e i demo dei 17 brani, che seguono l’ordine della scaletta dell’album. I due dischi sono contenuti in un digipack con un booklet di 40 pagine, che riprende in forma ridotta i contenuti di quello dell’edizione Super Deluxe. Il nuovo stereo mix dell’album è disponibile anche in versione 1CD e 1LP in vinile da 180g, in digital download con audio standard e MFiT. Sarà disponibile inoltre una edizione limitata da 1LP Picture Disc raffigurante sui due lati del vinile il fronte e il retro della storica cover di Abbey Road.

Le versioni Super Deluxe e Deluxe Vinyl Box contengono le 23 tracce dalle sessioni di registrazione e i demo presentati in ordine cronologico per data di registrazione.

Un paio di settimane prima dell’uscita di Abbey Road (avvenuta il 26 settembre 1969), Derel Taylor, ufficio stampa della Apple, rivelò che l’album era stato “registrato in sessioni tranquille e professionali, che di solito iniziavano alle 14.00 e continuavano fino a sera”. Milioni di LP di Abbey Road vennero stampati in tutto il mondo. L’album fu un altro degli enormi successi dei Beatles, con lo stazionamento al primo posto delle classifiche di vendita britanniche per un totale di 17 settimane e in cima alla classifica di Billboard negli Stati Uniti per 11 settimane. Per il loro lavoro per Abbey Road, Geoff Emerick e Phil McDonald vinsero il GRAMMY Award® di quell’anno come Best Engineered Recording, Non-Classical. Nel 1995 Abbey Road venne inserita nella Recording Academy’s GRAMMY Hall of Fame, a riconoscimento della rilevanza storica e qualitativa dei lavori discografici. Sin dal suo debutto, la popolarità universale e l’influenza di Abbey Road, l’album più venduto dei Beatles, sono state in continua crescita.

 

 

A partire dall’uscita di Abbey Road, le strisce pedonali di quella strada sono uno dei luoghi più fotografati al mondo, protetti come un monumento storico e visitati da migliaia di fan dei Beatles ogni anno. Dopo il successo dell’album, gli studi di registrazione EMI vennero ribattezzati, per l’appunto, Abbey Road Studios. Di proprietà e gestione di Universal Music Group, sono diventati lo studio di registrazione più famoso al mondo e un’icona della musica mondiale.

 

Alla vigilia dell’uscita delle edizioni per il 50° Anniversario di Abbey Road, il “mondo Beatles” arriverà anche sul grande schermo: Yesterday, la nuova commedia diretta dal regista premio Oscar Danny Boyle (The MillionaireSteve Jobs) con la sceneggiatura di Richard Curtis (Love ActuallyNotting Hill), sarà nelle sale italiane da giovedì 26 settembre, distribuito da Universal Pictures. Nel film Jack Malik (Himesh Patel), giovane cantautore inglese pressoché sconosciuto, viene investito da un autobus in un singolare incidente. Al suo risveglio, è l’unico al mondo a ricordarsi dell’esistenza dei Beatles e dei loro celebri brani.

Già disponibile la colonna sonora Yesterday (Polydor, Universal Music), che include nuove versioni dei successi più amati dei Beatles, interpretate dalla star del film, Himesh Patel (attore inglese divenuto famoso per la serie della BBC “EastEnders”).

 

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Joan Thiele nella colonna sonora di Elite su Netflix

Il brano “Armenia” tratto dall’album “Tango” di Joan Thiele  è stato scelto come colonna sonora del 2° episodio della nuova edizione del teen-drama “Elite” di Netflix. La serie che racconta la avventure di un gruppo di liceali della elite spagnola è ritornata quest’anno dal 6 settembre su Netflix. Joan lo ha comunicato ai suoi fan attraverso il suo profilo Instagram

Joan sta tuttora lavorando al nuovo album, che è stato anticipato dal brano “Le vacanze”, interpretato da Joan per la prima volta in lingua italiana.

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Fuori “UEBE” il nuovo album di FRED DE PALMA

“Uebe”, il nuovo album di Fred De Palma, il dominatore delle classifiche dell’estate 2019 con “Una volta ancora” (5 settimane consecutive al n.1 della classifica di vendita ufficiale Fimi/Gfk e stabile ai vertici di Spotify , ITunes, Apple Music, TIMMUSIC e Shazam). Il singolo feat. Ana Mena , un mix perfetto tra bachata e reggaeton, è stato certificato DOPPIO DISCO DI PLATINO per le vendite e il suo video è alla prima posizione su YouTube con oltre 60 milioni di visualizzazioni.

 

“Uebecontiene anche i singoli di successo del “loveking del reggaeton” (“D’estate non vale” e “Una volta ancora” con Ana Mena, “Dio benedica il reggaeton” con Baby K, “Sincera”) e altri nuovi singoli con importati collaborazioni come Sofia Reyes, Baby K, Shade, Emis Killa e Boro Boro.

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Il video di Foggy – My Day girato in Portogallo da oggi su YouTube

Oggi esce su Youtube il videoclip “My Day”, il nuovo brano del musicista e compositore palermitano Francesco Pintaudi (in arte Foggy). Il video, regia di Peppe Coniglio è stato girato in una notte di marzo tra alcuni clubs del centro di Lisbona e Cacilhas. 

 

“My day” rappresenta l’esordio da solista di Foggy, dopo numerose esperienze musicali tra l’Italia (con gli Hank! e nella band di Nicolò Carnesi), Berlino e adesso Lisbona, dove il cantante ha deciso di stabilirsi. Un progetto in cui l’artista fonde le diverse culture con cui è entrato in contatto nel corso di questi ultimi anni, dando vita ad un mix di elettronica fatta di delay, feedback e momenti di improvvisazione con l’uso di samples e drum machine tra dance, funky e ritmi tribali.

 

Scritto e registrato dallo stesso Francesco Pintaudi tra il 2018 e il 2019 a Lisbona (hanno partecipato Daniele Pistone ai cori e Francesco Borrelli al mastering), “My Day” fotografa e immortala una notte nella movida lisboeta: “nel brano descrivo pensieri ed emozioni come se stessi parlando con me stessoracconta Foggy -. La notte può fare paura ma può anche essere rivelatrice, può mostrarci parti di noi destinate a esplodere, può farci toccare il fondo per poi risalire, per chiarirci su dubbi e fantasmi. Tra i vicoli del centro e le acque del Tejo, in una città carica di suggestioni, si continua fino a mattina con un groove di basso in faccia e un gusto anni ’80”.

Music,

Il nuovo album dei MODA’ arriverà ad ottobre

Il nuovo capitolo della storia dei MODÀ, cominciato con il primo singolo “Quel sorriso in volto”, il cui video ha superato due milioni di visualizzazioni in pochi giorni, è ricco di novità!  Il 4 ottobre infatti uscirà il nuovo album di inediti dei MODÀ, prodotto da Friends & Partners – licenza Believe Music. 

 “Quel sorriso in volto”, racconta una storia vera, tradotta in musica da Kekko con il suo stile inconfondibile capace di descrivere una storia d’amore senza mai usare la parola “amore”.

Il video del singolo  utilizza uno stile cinematografico. È stato girato nel deserto di Tabernas, nella Provincia di Almería in Andalusia, nella Spagna, conosciuto per aver ospitato i famosi “spaghetti western” di Sergio Leone. Lo stesso Kekko si è messo in gioco interpretando il protagonista di questa storia d’amore fuori dagli schemi insieme alla conduttrice svizzera Clarissa Tami.

A grande richiesta vengono svelate anche le nuove date del tour che a marzo e aprile 2020 porterà la band nei palasport d’Italia. I Modà si esibiranno a dicembre nei principali palasport d’Italia per un’anteprima del tour e a partire dal 6 marzo raggiungeranno il pubblico di tutta la penisola, raddoppiando così gli appuntamenti al Mediolanum Forum di Assago, Milano (4 dicembre e 28 marzo) e al Palazzo dello Sport di Roma (14 dicembre e 20 marzo).

I Modà sono tra le band di maggior successo in Italia, con all’attivo 6 album e decine di hit. Si formano ufficialmente nel 2002 ed esplodono, dopo una lunga gavetta, nel 2011 con l’album “Viva i romantici”, certificato Disco di Diamante. Hanno conquistato due volte il podio al Festival di Sanremo (con “Arriverà” nel 2011 e “Se si potesse non morire” nel 2013) e si sono esibiti allo Stadio di San Siro nel 2014 e nel 2016. Il loro ultimo album “Passione maledetta” è del 2015.

 La band è composta da Kekko Silvestre (voce, pianoforte), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso), Enrico Zapparoli (chitarra elettrica, chitarra acustica) e Claudio Dirani (batteria).

Music,

Ecco il video di “Pianeta Blu” di OMAR PEDRINI

Esce oggi il video di Pianeta Blu di Omar Pedrini. Il brano, pubblicato originariamente nel 2014 e contenuto nell’album di Omar Che ci vado a fare a Londra?, torna a distanza di 5 anni per sensibilizzare su un argomento quanto mai attuale: la lotta al cambiamento climatico e l’emergenza ambientale.

Nel video si alternano, in un montaggio veloce e frenetico, immagini – a tratti crude, a tratti poetiche – d’attualità ed estratti dai recenti live di Omar Pedrini. La regia è di Luca e Marco Donazzan, le animazioni sono di Lorenzo Milan.

Il “guerriero” ha deciso di dare il suo contributo alla sensibilizzazione verso le tematiche ambientali ma soprattutto la sua vicinanza alle nuove generazioni con questo video: “Spero dia il suo piccolo grande contributo all’unica guerra che vale la pena di combattere: quella dei cambiamenti climatici”, afferma l’artista.

Proseguono nel frattempo con successo gli appuntamenti live di “Timoria – Viaggio Senza Vento (e dintorni)”, il tour che riporta sui palchi, dopo 25 anni, lo storico disco dei Timoria, Viaggio Senza Vento, ripercorrendo l’intera tracklist dell’album, in cui sono contenuti indimenticabili successi, da “Senza Vento” a “Sangue Impazzito”, da “Piove” a “Verso Oriente”.

Ma anche il brano inedito “Angel”, scritto da Omar Pedrini negli anni di composizione di Viaggio Senza Vento e inedito fino allo scorso autunno, trova ora spazio durante il live. Il Viaggio di Joe raccontato in questo concept album continua, un quarto di secolo dopo, ad emozionare i fan storici dei Timoria, ma anche a farsi conoscere dalle generazioni successive, confermando il proprio posto tra i dischi che hanno fatto la storia della musica italiana.

 

 

Music,

“Sei un disastro” fuori il primo singolo di GARA

“Sei un disastro”, primo singolo estratto dall’album d’esordio del cantautore piemontese.L’artista presenterà il brano oggi stesso in anteprima in occasione della finale regionale della Toscana del Premio “Mimi Sarà” (Associazione minuetto casa Mia Martini) che si terrà alla Bussola di Viareggio.“Sei un disastro” (etichetta Giga s.r.l) è il primo singolo di GARA, nome d’arte del cantautore piemontese Giuseppe Garavana, in uscita oggi in radio e in digital download. Il brano, estratto dall’album d’esordio “Senza senso”, sarà presentato oggi stesso in anteprima in occasione della finale regionale della Toscana del Premio “Mimi Sarà” (Associazione minuetto casa Mia Martini) che si terrà alla Bussola di Viareggio.

“Sei un disastro” è un brano autobiografico, che racconta di alcune disavventure sportive ed artistiche dell’infanzia e dell’adolescenza di GARA: “Ognuno di noi ha dei difetti e un sacco di ‘talloni d’Achille’ – racconta il cantautore piemontese -, ma l’importante è seguire le proprie passioni ed impegnarsi in ogni situazione. Questo è il messaggio di questa canzone che definisco ‘reggae and roll’, ed è dedicata a tutti coloro a cui non è mai stata dedicata una canzone”.

 

Giuseppe Garavana nasce a Vercelli nel 2000. Conosce la musica da sempre, grazie all’influenza paterna ascoltando i dischi dei Pink Floyd, Led Zeppelin, Supertramp, Eagles ed Eric Clapton. Sin da bambino intraprende studi sulla chitarra e sul pianoforte con docenti di diverse scuole di pensiero per cercare di avere un’ecletticità e un’apertura il più completa possibile. Inizia ad assaporare i dischi dei grandi cantautori italiani (Bennato, Vasco, Faber, Finardi in particolare), e da lì nasce la passione per il canto e la scrittura musicale. Ha militato in vari gruppi del vercellese per fare esperienza e usa tutto il suo tempo libero nella ricerca dei suoni, leggendo tutto ciò che à arte o poesia che unita alle note diventano canzoni. Durante il liceo musicale, Giuseppe frequenta anche il CPM di Milano, una scuola fondata da Franco Mussida per lo studio dei linguaggi musicali moderni: pop, rock e jazz. Questa scuola permetterà a Giuseppe di entrare a far parte dell’Associazione Minuetto “Mimi Sarà” dedicata a Mia Martini, dove il presidente Enzo Adriani si accorge di lui. Grazie all’associazione, Giuseppe condivide il palco con Ornella Vanoni, Anna Tatangelo, Amedeo Minghi, Alessio Bernabei, Luisa Corna, Omar Pedrini, Pupo, Loredana Errore, Mario Venuti e altri. Nel 2018 a soli 18 anni durante il tour estivo dell’associazione tra le note della chitarra e quelle del pianoforte stando a stretto contatto con altri ragazzi nasce un’intesa artistica con Raffaele Moretti. Ed e proprio nelle sere d’agosto che tutti i pensieri le parole e i sogni di Giuseppe prendono forma. Nel 2019 finalmente completa il suo primo lavoro un album di 9 brani di cui 7 inediti e 2 cover dal titolo “Senza senso” album interamente scritto e tratto dal suo vissuto pur essendo molto giovane, prende il nome artistico di “GARA” ispirato dalla grande gara quotidiana della vita e abbreviando il suo cognome.

Music,

Renga torna con il suo “L’altra metà Tour” in autunno

Partirà in autunno, l’11 e il 12 ottobre dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, “L’altra Metà Tour” di FRANCESCO RENGA, un tour di oltre 40 date che lo vedrà protagonista fino a dicembre sui palchi dei principali teatri italiani per presentare al pubblico della penisola il nuovo disco “L’altra metà” e i suoi più grandi successi.

Accompagnato sul palco dai musicisti Fulvio Arnoldi (chitarra acustica e tastiere), Vincenzo Messina (pianoforte e tastiere), Stefano Brandoni (chitarre), Heggy Vezzano (chitarre), Phil Mer (batteria) e Gabriele Cannarozzo (basso), Francesco durante il tour sorprenderà il suo pubblico con uno spettacolo coinvolgente ed emozionante, e una scaletta nuova in cui troveranno spazio le indimenticabili hit del suo repertorio e i brani estratti dal suo ultimo e ottavo disco di inediti.

“L’altra metà”, prodotto da Michele Canova Iorfida, è un album composto da 12 brani dal sound e dal linguaggio contemporaneo e rappresenta l’altra metà della vita, della storia, della musica di Francesco Renga: un altro capitolo, caratterizzato da nuove consapevolezze e forme, sonore e linguistiche. Attualmente è in radio il nuovo singolo “Prima o poi, scritto da Gazzelle, Luca Serpenti e lo stesso Francesco.

 

Lifestyle,

Palermo palcoscenico di pianisti internazionali

Da venerdì 27 a domenica 29 settembre torna PIANO CITY PALERMO, il festival di pianoforte che trasforma Palermo in un grande palcoscenico. Oltre 50 ore di musica riempiranno le strade, le piazze e i quartieri del capoluogo siciliano, proponendo percorsi urbani e itinerari tematici nei luoghi più suggestivi della città.

 La terza edizione di Piano City Palermo può contare oltre 100 candidature ricevute da pianisti di tutto il mondo. Innovazione, sostenibilità e desiderio di scoperta sono le parole chiave di un festival che ha fondato le sue radici in una città che mai come ora è simbolo dell’accoglienza, nel cuore del Mediterraneo.

Piano City Palermo è un progetto di Associazione Piano City Milano, della Fondazione Teatro Massimo e del Comune di Palermo, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti già Vincenzo Bellini” di Palermo. A cura diAccapiù, l’edizione del 2018 ha coinvolto più di 30.000 persone, che hanno assistito a 68 concerti diffusi in più di 30 location sparse per la città (come le maratone pianistiche ospitate al Teatro Massimo), confermando un trend sempre in crescita.

Piano City Palermo nasce nel 2017, forte dell’esperienza maturata dalle cinque edizioni di Piano City Milano. È un progetto partecipato, con un forte coinvolgimento cittadino, in cui la cittadinanza, i privati e i partner culturali collaborano insieme per una città sempre più vivibile e aperta.

Una scommessa che ha incontrato l’entusiasmo e il sostegno dell’intero tessuto culturale e sociale della città: musicisti, aziende, media, istituzioni, associazioni che oggi vede Piano City Palermo come uno degli eventi diffusi più amati dai cittadini di Palermo, e non solo.